giovedì, Aprile 25, 2024

Terrorismo: sventato un potenziale attentato in Italia: arrestato un macedone a Potenza

I carabinieri del Ros hanno arrestato un macedone di 29 anni in provincia di Potenza accusato di addestramento ad attività con finalità di terrorismo internazionale. Durante le perquisizioni nella sua casa sono stati rinvenuti alcuni droni mentre nel cellulare, oltre a video di propaganda jihadista, sono state trovate ricerche su tecniche di autoaddestramento, in particolare con l’uso di droni armati e realizzazione fai da te di pistole taser. Il macedone, Agim Miftarov, si trovava ospite del Centro di permanenza per il rimpatrio a Palazzo San Gervasio (Potenza), dove si trovava dal 27 aprile dopo essere stato sottoposto a una perquisizione nell’ambito dello stesso procedimento penale. L’indagine dei Ros è iniziata nel 2009 e aveva come scopo quello di identificare profili social di soggetti a rischio di radicalizzazione in chiave jihadista, in quanto contenenti materiale di propaganda riconducibile ad organizzazioni terroristiche di matrice confessionale, come l’autoproclamato Stato Islamico – Il profilo Facebook del 29enne è emerso all’attenzione degli inquirenti perché conteneva foto di terroristi armati. L’uomo mostrava interesse per le armi, per le informazioni sulle attività dello "Stato Islamico", nonché per video addestrativi, che visionava in grandissima quantità (circa 900), sull’uso e sulle potenzialità delle armi da guerra, di quelle in commercio e per le armi bianche. l macedone aveva intenzione di lasciare il territorio italiano. Durante la perquisizione effettuata il 27 aprile nella sua abitazione, sono stati rinvenuti aeromobili a pilotaggio remoto, abbigliamento militare e smartphone.
Dall’analisi di questi elementi è emerso come il macedone si stesse auto-addestrando in vista di eventuali future iniziative terroristiche, eventualmente anche in aree di crisi come la Siria, come peraltro testimoniato dai numerosi filmati visionati dal cittadino macedone sull’uso di droni commerciali armati, sulla fabbricazione di armi bianche e da fuoco nonché sulla realizzazione di dispositivi atti ad offendere (Taser) ricavati modificando oggetti di uso comune. Agim viveva come un eremita ed aveva sviluppato una sorta di terrore nei confronti delle forze dell’ordine. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, Miftarov svolgeva l’attività di boscaiolo e viveva in un appartamento a Tolfa, in provincia di Viterbo. L’uomo non aveva vita sociale e aveva paura per possibili perquisizioni da parte dei carabinieri al punto da evitare di presentarsi al pronto soccorso dopo essersi procurato una ferita con un’ascia.
Gli inquirenti hanno, inoltre, accertato che il 29enne ha cercato di acquistare armi via internet e ha pubblicato sul web una serie di foto con la bandiera dell’Isis. Sui social network aveva circe 4 mila contatti tutti legati in qualche modo al mondo dell’estremismo islamico.

Redazione
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