giovedì, Marzo 28, 2024

Antitrust: le sanzioni ’fruttano’ 1,37 miliardi di euro in sette anni

Sono state pari a 1,37 miliardi in totale le sanzioni irrogate nel settennato di presidenza di Giovanni Pitruzzella, dal novembre del 2011 al maggio 2018. E’ quanto sottolinea la Relazione annuale dell’Antitrust presentata oggi in Parlamento. I procedimenti conclusi per quanto attiene le intese sono stati 61, 40 quelli concernenti gli abusi, 894 per il controllo delle concentrazioni. Nel periodo considerato sono stati conclusi 646 procedimenti per pratiche commerciali scorrette e 39 per clausole vessatorie. Su questo fronte sono state irrogate sanzioni pari a oltre 230 milioni di euro e sono stati chiusi con una moral suasion oltre 300 procedimenti. Tra gli argomenti sollevati dal presidente Pitruzzella durante la discussione in Parlamento anche il rapporto debito/pil ed il pericolo rappresentato dai giganti del web.
Per quanto riguarda il rapporto debito/pil, "se non si continua lungo la strada della crescita economica, incrementandola – spiega Pitruzzella – sarà difficile ridurlo". "Sarà ancora più difficile – dice – trovare le risorse necessarie per far fronte a quelle politiche di redistribuzione che vengono giustamente invocate per rispondere al bisogno di sicurezza che proviene da chi ha subito le conseguenze della crisi economico-finanziaria, gli effetti disruptive della quarta rivoluzione industriale, l’aggravarsi delle diseguaglianze". "La concorrenza è un driver dell’innovazione e l’innovazione è il motore della crescita economica", afferma il presidente dell’Antitrust.
Con il loro "immenso potere di mercato" i giganti del web, come Google, Amazon, Fb e Apple, spingono alla creazione di "nuovi monopoli, che sono alimentati dal combinarsi di effetti di rete, economie di scala, pratiche di lock-in, economia dei Big Data", evidenzia il presidente dell’Antitrust, che rileva come per il contrasto al fenomeno c’è spazio anche per le azioni delle Autorità nazionali. In questo settore "entrano in gioco soprattutto i poteri della Commissione europea, a causa della dimensione dei fenomeni presi in considerazione (si pensi, per esempio, alla sanzione recentemente inflitta a Google)" ma "c’è, comunque, uno spazio anche per le Autorità nazionali nell’ambito del network europeo della concorrenza", ha ribadito Pitruzzella.
Tra i problemi che si porranno all’attenzione dell’Agcm, Pitruzzella, alla conclusione del suo mandato di sette anni, cita quello del "ruolo che possono svolgere gli algoritmi nel realizzare il coordinamento delle attività economiche, particolarmente dei prezzi, di imprese concorrenti". "Una collusione – spiega – realizzata non più attraverso l’intesa tra le persone fisiche ma direttamente dalle macchine e dagli algoritmi, potrà essere sanzionata dall’Antitrust e in presenza di quali condizioni? L’Autorità è pronta a raccogliere queste sfide e, al riguardo, vorrei ricordare che recentemente abbiamo svolto un concorso per selezionare esperti di algoritmi e esperti informatici".

Redazione
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