giovedì, Marzo 28, 2024

Sul nuovo Tribunale di Bari duro scambio tra Pd e M5S

Scambio di colpi tra Pd e M5S sulla sede individuata dal ministero della Giustizia, per ospitare gli uffici del tribunale e della procura di Bari, dichiarato inagibile dopo una perizia tecnica, a causa delle strutture pericolanti. Il ring è l’aula della Camera, dove si discute la conversione del decreto-legge del 22 giugno 2018 (n. 73), che contiene le misure "urgenti e indifferibili per assicurare il regolare e ordinato svolgimento dei procedimenti e dei processi penali nel periodo necessario a consentire interventi di edilizia giudiziari", all’edificio.
Il Pd, appoggiandosi a un servizio pubblicato oggi da "la Repubblica", ha accusato il ministro Alfonso Bonafede di aver scelto incautamente un immobile privato, anziché aver optato per una soluzione diversa, disponibile anche in ambito pubblico. Sull’edificio inoltre, secondo le accuse, peserebbe l’ombra della collusione mafiosa tra il proprietario Giuseppe Settanni e le cosche. Settanni è "un uomo – ha dichiarato Alessia Morani – che ha prestato centinaia di migliaia di euro al cassiere del clan mafioso Parisi, come riportato oggi dal quotidiano". Settanni è anche l’amministratore della Sopraf, società che gestisce l’immobile, acquistato, ha proseguito la Morani, solo qualche mese fa e nel quale "il nostro ministro, mister Wolf – ha detto ancora la deputata Pd – vorrebbe trasferire la sede giudiziaria di Bari. Indubbiamente questo imprenditore è dotato di un grande fiuto, se si è aggiudicato un immobile che costerà all’amministrazione della Giustizia 1.200.000 euro l’anno".
Per la replica del governo, ha quindi preso la parola il sottosegretario alla Giustizia Vittorio Ferraresi. "Credo sia doverosa una risposta – esordisce in Aula – perché sono state dette una serie di inesattezze. Credo che sia giusto muovere critiche ed ascoltarle, ma ho sentito inesattezze gravi, con rilievi anche penali. Credo che sia importante che quando una persona dica una cosa…". Ma Ferraresi viene subito interrotto, perché dagli scranni dell’opposizione, soprattutto dai banchi del Pd, si levano grida.
A parlare è poi il dem Emanuele Fiano, che ha chiesto al presidente Roberto Fico di "richiamare formalmente il rappresentante del governo che ha appena minacciato i membri dell’opposizione". Tale è l’agitazione tra i parlamentari, che Fico è costretto a richiamarne diversi, fino a chiedere l’intervento degli assistenti parlamentari e a sospendere la seduta.
Intanto Bonafede si difende: "La procedura di individuazione dell’immobile destinato a ospitare gli uffici giudiziari baresi è stata eseguita nel pieno del rispetto delle regole, in maniera pubblica e pienamente trasparente. La commissione ha aggiudicato a chi ha ottenuto il miglior punteggio, e sono stati avviati tutti i controlli previsti dalla legge. In seguito a quanto appreso da fonti di stampa, ho chiesto un ulteriore approfondimento". "Ricordo a tutti che il decreto legge in discussione alla Camera non riguarda l’assegnazione dell’immobile ma la sospensione dei termini per permettere lo smantellamento delle tende", precisa il ministro.

Redazione
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