sabato, Maggio 11, 2024

E’ morto Sergio Marchionne, addio ad un grande e visionario imprenditore

E’ morto nell’ospedale di Zurigo dove era ricoverato dal 28 giugno scorso l’ex ad della Fiat Sergio Marchionne. Sessantasei anni compiuti a giugno, Marchionne era stato ricoverato per sottoporsi a un intervento alla spalla. "E’ accaduto, purtroppo, quello che temevamo. Sergio, l’uomo e l’amico, se n’è andato". Così il presidente di Fca, John Elkann, ha annunciato la scomparsa di Marchionne. "Penso che il miglior modo per onorare la sua memoria sia far tesoro dell’esempio che ci ha lasciato, coltivare quei valori di umanità, responsabilità e apertura mentale di cui è sempre stato il più convinto promotore – ha aggiunto Elkann – Io e la mia famiglia gli saremo per sempre riconoscenti per quello che ha fatto e siamo vicini a Manuela e ai figli Alessio e Tyler". Il presidente di Fca ha rinnovato l’invito a "rispettare la privacy della famiglia di Sergio". Appresa la notizia della morte del manager, sulla palazzina Fca del Lingotto le tre bandiere bianche con il logo del gruppo in azzurro sono state abbassate a mezz’asta.
Il nuovo ad di Fca Mike Manley ha chiesto un minuto di silenzio in apertura della conference call per la presentazione dei risultati del trimestre. Manley ha parlato di "una giornata triste e difficile" per una notizia che "mi ha spezzato il cuore. Non c’è dubbio che Sergio fosse uomo speciale che ci mancherà".
"Marchionne ha scritto una pagina importante nella storia dell’industria italiana, non ha mai rinunciato a battersi per le proprie strategie, ad affrontare difficoltà e conflitti, a superare incomprensioni" sottolinea il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. "La notizia della scomparsa di Sergio Marchionne, purtroppo non più inattesa, ci addolora – afferma il capo dello Stato – e lascia un vuoto in tutti coloro che ne hanno conosciuto e apprezzato le qualità umane, intellettuali, professionali. Desidero in questo momento anzitutto esprimere il mio sentimento di vicinanza ai suoi familiari, e a quanti erano a lui più legati nella vita e nel lavoro".
"Nella sua responsabilità di leader della Fiat ha attraversato anni di trasformazioni assai profonde e radicali dei mercati, dei sistemi di produzione, delle strategie finanziarie, delle relazioni sindacali. Ha assicurato continuità e rilancio fino a costruire una nuova aggregazione, a dar vita a una nuova più grande realtà per sostenere la competizione" prosegue Mattarella. "La sua visione ha sempre provato a guardare oltre l’orizzonte e immaginare come l’innovazione e la qualità potessero dare maggiore forza nel percorso futuro. Marchionne – conclude il presidente della Repubblica – ha saputo testimoniare con la sua guida tutto questo, mostrando al mondo le capacità e la creatività delle realtà manifatturiere del nostro Paese". Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha espresso il cordoglio suo e di tutto il governo per la scomparsa di Marchionne. "Le mie sentite condoglianze alla sua famiglia e a tutti i suoi cari" si legge in una nota.
"Onore a un uomo che ha fatto tanto e avrebbe potuto fare ancora molto – le parole del vicepremier e ministro dell’Interno, Matteo Salvini – Un pensiero ai familiari di Sergio Marchionne e un augurio a chi ha l’onore e l’onere di prendere il suo posto". "#Marchionne Grazie per il lavoro, la fatica, i risultati. E per l’orgoglio italiano portato nel mondo" scrive su Twitter l’ex premier Paolo Gentiloni. Cordoglio anche dai sindacati. "L’amministratore di Fca ha salvato il gruppo dal fallimento con scelte illuminate e una straordinaria capacità di innovazione industriale" dice la segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan, sottolineando che "tutti dovrebbero essergli riconoscenti per aver risollevato il settore auto in Italia". Marchionne, "entrerà nella storia come l’uomo che ha salvato la Fiat – afferma il leader Uil, Carmelo Barbagallo – La Uil ha partecipato alla realizzazione di questo obiettivo: vorremmo che si onorasse la sua memoria dando continuità produttiva e occupazionale, in Italia e nel mondo, a questo disegno di sviluppo".

Redazione
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