giovedì, Aprile 18, 2024

Tiberis, Pd Lazio: Rabbia e tristezza con Raggi nel segno di Zorro

"Il Campidoglio che fa patti con tal Zorro, capo rom della zona, per aprire la spiaggia sul Tevere fa rabbia e tristezza al contempo. Rabbia perché questo Comune a trazione grillina parla di legalità solo quando gli fa comodo. Tristezza perché dimostra ancora di più come la Raggi sia un sindaco debole, debolissimo, senza alcuna idea di quello che accade in città. La Raggi nel segno di Zorro ne è un’altra brutta testimonianza". Lo scrive in una nota il vicesegretario del Pd Lazio.
ASTORRE (PD): PATTO COI ROM, INTERREGAZIONE A SALVINI – “Nel giorno in cui la Regione Lazio restituisce ai cittadini un’area a verde pubblico che era della villa confiscata ai Casamonica, scopriamo che la sicurezza della declamata spiaggia sul Tevere sarebbe ‘affidata’ ai rom. Ho depositato un’interrogazione urgente al responsabile degli Interni, Matteo Salvini per chiedere spiegazioni e quali misure intenda adottare". Lo scrive in una nota il senatore del Partito Democratico Bruno Astorre.
“Quanto riportato oggi da un autorevole quotidiano è la notizia di un vero e proprio ‘patto’ tra il Comune e un gruppo di rom con un personaggio, Zorro, già noto alle forze dell’ordine. Salvini e Raggi devono spiegare e fornire ogni rassicurazione sul fatto che pezzi di città non sono appaltati ai rom e che vi sono delle sacche di illegalità tollerate, con veri e propri patti con Roma Capitale. Sarebbe – conclude Astorre – un fatto senza precedenti e di una gravità assoluta. Attendiamo risposte".
LEGA: I CITTADINI DI MARCONI E SAN PAOLO ATTENDONO LA VERA RIQUALIFICAZIONE – “Nella giornata di sabato 4 agosto è stata inaugurata la fantomatica spiaggia "Tiberis" lungo gli argini del Tevere a cavallo tra il Municipio VIII e XI. Un’opera che si estende su 1 ettaro di terreno e che è costata circa 40.000 euro è tutt’altro che il preludio alla riqualificazione delle sponde del fiume, ancora oggi interessate dalla presenza di immondizia e di accampamenti abusivi dei nomadi. L’amministrazione Raggi, con capofila l’assessore Montanari, forse per non essere ancora una volta sbugiardata dai soliti annunci sensazionalisti, ha deciso di fare in fretta e furia un qualcosa che potesse passare per spiaggia attrezzata, ma i romani sanno che nei prossimi giorni non avranno la sensazione di stare lungo la Senna. WC chimici tanto agognati dai Rom, qualche lettino, un po’ di sabbia, un gazebo con i distributori automatici e una lunga stuoia sullo sfondo, questa è ad oggi la spiaggia". Così in una nota Daniele Catalano capogruppo della Lega in Municipio XI e Franco Federici e Raffaella Rosati rispettivamente capogruppo Lega Municipio VIII e Vicepresidente del consiglio del Municipio VIII: "A fare da cornice a questa natura morta sono i dubbi che permangono sull’apertura e chiusura del luogo, sulla pulizia e sulla gestione dell’area nel prossimo futuro visto che non risulta essere stata effettuata alcuna assegnazione. Per di più ci preoccupa la sorveglianza della zona visto che già nel recente passato la stessa è stata adoperata dai nomadi come campo abusivo. Non vorremmo assistere alla stessa situazione che si sta verificando da anni a Magliana con il Parco Tevere e i noti rimpalli con la regione e gli altri enti che di fatto fanno sì che l’area sia fortemente degradata. In attesa di fare una vera operazione trasparenza, ci auguriamo che si cominci a parlare seriamente della riqualificazione e della fruibilità degli argini del Tevere senza prese in giro e dichiarazioni ad effetto”.
UGL PL: ACCORDO CON NOMADI? IL COMUNE SMENTISCA – “Apprendiamo dagli organi di stampa, come appartenenti alle istituzioni avrebbero stretto un accordo con un esponente della Comunità Rom noto alle cronache con il soprannome di Zorro, per garantire la sicurezza sulla spiaggia sul Tevere nota come Tiber beach, di recente inaugurazione. Nel rammentare come la Polizia Locale di Roma Capitale, sia stata in passato impegnata nel ripristinare la legalità in complesse operazioni di ripristino della legalità, esperite anche nei confronti dei soggetti coinvolti, non possiamo non considerare gravissima, qualsiasi attività di delegare a soggetti non pubblici, attività di vigilanza e sicurezza, specialmente ove non si tenga conto dei requisiti, giuridici e morali delle persone coinvolte. Nel ribadire che ove confermato, saremmo in presenza di un episodio gravissimo che rappresenterebbe uno schiaffo al lavoro dei caschi bianchi romani, l’Organizzazione Sindacale scrivente, non puó che auspicarci un immediata smentita da parte di Roma Capitale". Così in una nota Marco Milani, Coordinatore Romano della UGL Polizia Locale.

Redazione
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