venerdì, Aprile 19, 2024

Ancora furbetti del cartellino, in 29 finiscono nella rete dei Carabinieri a Massa Carrara

Sembra essere ormai lo sport nazionale, almeno in alcune amministrazioni dello Stato, ovvero riuscire a timbrare il cartellino e fuggire fuori dall’ufficio pochi istanti dopo. Un insulto, una offesa per i milioni di lavoratori pubblici che invece quotidianamente svolgono onestamente il loro incarico, senza delinquere, così come hanno fatto i dipendenti di due importanti enti pubblici dell’area di Massa Carrara. I carabinieri del centro toscano hanno infatti arrestato e posto ai domiciliari 26 furbetti del cartellino, mentre per altri 3 è scattato il divieto di dimora. Le persone coinvolte nell’inchiesta sull’assenteismo sono dipendenti pubblici della Provincia di Massa Carrara e del Genio civile. In 29 sono stati monitorati da novembre 2016 a maggio 2018: si assentavano senza giustificazione dal lavoro per svolgere le attività più disparate, come assicurare il proprio impegno, non in ufficio ma nella tabaccheria di famiglia o nel bare della moglie, o, invece fare semplicemente shopping, per poi rientrare e timbrare per l’uscita dal posto di lavoro. Se le accuse saranno confermate, ed i filmati non darebbero via di scampo ai dipendenti più infedeli, le nuove disposizioni porterebbero direttamente al licenziamento in tronco.
Sembra essere ormai lo sport nazionale, almeno in alcune amministrazioni dello Stato, ovvero riuscire a timbrare il cartellino e fuggire fuori dall’ufficio pochi istanti dopo. Un insulto, una offesa per i milioni di lavoratori pubblici che invece quotidianamente svolgono onestamente il loro incarico, senza delinquere, così come hanno fatto i dipendenti di due importanti enti pubblici dell’area di Massa Carrara. I carabinieri del centro toscano hanno infatti arrestato e posto ai domiciliari 26 furbetti del cartellino, mentre per altri 3 è scattato il divieto di dimora. Le persone coinvolte nell’inchiesta sull’assenteismo sono dipendenti pubblici della Provincia di Massa Carrara e del Genio civile. In 29 sono stati monitorati da novembre 2016 a maggio 2018: si assentavano senza giustificazione dal lavoro per svolgere le attività più disparate, come assicurare il proprio impegno, non in ufficio ma nella tabaccheria di famiglia o nel bare della moglie, o, invece fare semplicemente shopping, per poi rientrare e timbrare per l’uscita dal posto di lavoro. Se le accuse saranno confermate, ed i filmati non darebbero via di scampo ai dipendenti più infedeli, le nuove disposizioni porterebbero direttamente al licenziamento in tronco.

Redazione
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