venerdì, Marzo 29, 2024

Brexit, la nuova mossa di Theresa May potrebbe essere il ricorso alle elezioni anticipate

I consiglieri della premier britannica, Theresa May, starebbero lavorando a un piano per tenere elezioni anticipate a novembre per tentare di salvare il suo piano per la Brexit e mantenerla alla guida dei Tory e del Paese dopo l’esito negativo del summit Ue a Salisburgo. La notizia, riferita dal Telegraph, è stata però smentita dalla diretta interessata e dal ministro per la Brexit, Dominic Raab. Un portavoce di Downing Street ha sottolineato che "è categoricamente falso che stiamo pianificando elezioni anticipate" mentre per Raab è "da allocchi" pensare che la premier possa prendere un’iniziativa simile dopo che Bruxelles ha respinto nei giorni scorsi il cosiddetto ’Chequers Plan’ su un regime transitorio per il confine tra Irlanda e Irlanda del Nord. "Non succederà", ha affermato, ribadendo che Londra insisterà a negoziare con l’Ue sulla base del piano attuale: "Questo è un intoppo sulla strada, manterremo i nervi saldi e continueremo a negoziare in buona fede". "Quello che non faremo – ha aggiunto il ministro incaricato della Brexit – è farci dare ordini: il Regno Unito è una delle più grandi economie in Europa, se non al mondo. Abbiamo presentato una serie di proposte serie, non passeremo da un piano all’altro, saremo risoluti su questo". Raab ha anche smentito l’idea, avanzata sabato dal ministro degli Esteri Jeremy Hunt, che il governo possa abbandonare il piano presentato per lavorare su un accordo di libero commercio sul modello di quello canadese, come richiesto dall’ala dura dei ’Tories’, capeggiata dal suo predecessore Boris Johnson.
L’Ue starebbe lavorando a una controproposta al ’Chequers Plan’ da presentare all’inizio di ottobre, dopo il congresso dei Conservatori britannici e prima del summit decisivo a Bruxelles. Intanto, Jeremy Corbyn, leader dei laburisti riuniti a congresso, ha dichiarato di essere pronto a sostenere un altro referendum sulla Brexit, se questo è quello che vogliono i membri del partito, nonostante lui preferisca l’idea di nuove elezioni dalle quali uscire vincitore in modo da poter negoziare, lui, il futuro della relazione tra Londra e Bruxelles. "Vediamo quello che esce dalla conferenza, ovviamente io sono legato alla democrazia del nostro partito". Alla vigilia del congresso, il leader dei laburisti ha annunciato battaglia al governo della May su qualsiasi accordo che porterà indietro e, nel caso non riuscisse a portarne uno, ha avvertito che "il modo migliore per risolverla sono le elezioni generali". In un’intervista, Corbyn ha sostenuto che "il Regno Unito si sta avvicinando al voto e noi siamo pronti". Secondo l’ultimo sondaggio Ipsos, i conservatori sono al 39% delle preferenze, solo due punti sopra il Labour.

Redazione
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