sabato, Aprile 27, 2024

Sicurezza, stop ai permessi umanitari e revoca della cittadinanza a chi commette reati

Alla fine il decreto che andrà oggi in Cdm sarà unico, accoglierà i due provvedimenti a cui ha lavorato il ministro dell’Interno Matteo Salvini a pancia bassa: il dl sicurezza e quello, più tedioso per gli equilibri della maggioranza, sull’immigrazione. A quanto si apprende da fonti di governo, la parte sulla sicurezza è stata limata in più punti: alcuni articoli sarebbero stati interamente cancellati, destinati tuttavia a rientrare in sede di conversione. I colpi di bianchetto al testo, viene spiegato, sarebbero arrivati perché ad alcune norme previste mancava il carattere d’urgenza necessario per far ricorso alla decretazione. Diverse modifiche, ad esempio, sono state apportate sulla parte relativa all’Agenzia Nazionale per i beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata, anche se sarebbe stato fatto salvo l’aumento del personale in capo all’agenzia.
Più delicata, invece, la parte sull’immigrazione. Viene spiegato da fonti qualificate che il vicepremier Salvini – mentre i tecnici lavorano sul testo – non ha voluto si apportassero modifiche sostanziali. Ponendo diversi paletti, prima di tutto riguardo l’espulsione per i richiedenti asilo che si macchiano di gravi reati, ma anche puntellando la misura che prevede la revoca della cittadinanza in caso di gravi reati di terrorismo. Ieri sera ospite di ’Non è l’Arena’ su La7, Salvini ha detto: "Finalmente il decreto sicurezza e immigrazione arriva sul tavolo del Cdm". Riguardo ai problemi di costituzionalità di cui si è parlato in questi giorni, il ministro dell’Interno e vicepremier ha assicurato: "Non c’è nessun problema. Se c’è una critica positiva io cambio, aggiungo, arricchisco".

Redazione
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