venerdì, Aprile 26, 2024

Retribuzioni: ecco la classifica del salario minimo in Italia

Nonostante se ne parli da tempo, in Italia non è previsto un salario minimo per tutti i lavoratori, nonostante da parte del Governo Conte ci sia la volontà di introdurlo. Ciò significa che ad oggi nessuna legge dello Stato stabilisce quale deve essere la retribuzione oraria, giornaliera o mensile dei lavoratori di ogni settore, dal momento che la definizione di questo aspetto economico è lasciata alla contrattazione con i sindacati. Quindi, anche se non esiste un salario minimo, riconosciuto dalla legge, ogni datore di lavoro deve comunque rispettare i minimi retributivi, descritti dal Contratto Collettivo Nazionale del settore di riferimento in base al ruolo e all’esperienza dei propri dipendenti.
Anche oggi, quindi, il dipendente viene tutelato, dal momento che al lavoratore sottopagato viene consentito di rivolgersi al giudice del lavoro, così, da chiedere che l’azienda gli corrisponda quanto gli spetta secondo contratto. In caso di stipendio più basso del minimo previsto dal CCNL di riferimento il primo passo da fare è quello di rivolgersi a un sindacato per avere una consulenza in merito per stabilire se esistono i presupposti per fare ricorso al giudice. Spetta a quest’ultimo, infatti, valutare qual è la retribuzione sufficiente a seconda di quanto stabilito dal contratto collettivo, così da ordinare, qualora ne rilevi i presupposti, un eventuale ordinamento contrattuale con cui garantisca al lavoratore anche gli arretrati di stipendio a partire dalla data in cui viene accertato l’inizio di quella specifica mansione.
Fatta chiarezza su quali sono le tutele previste, è bene vedere qual è la retribuzione minima prevista per alcuni settori lavorativi, ricordandovi comunque che potrete controllare quella riguardante il vostro caso specifico consultando il CCNL del vostro settore di riferimento. Nel dettaglio per gli impiegati nell’agricoltura si parte da 1.058,92 euro, mentre per chi si occupa di pesca marittima da 1.297,47 euro. Per il trasporto merci, invece, da 1.379,03 euro, per i dipendenti del terziario commercio, distribuzione e servizi da 1.264,65 euro. 1.139,90 euro è lo stipendio minimo di un parrucchiere, 1.265,56 euro di un agente immobiliare, e di 1.089,88 euro per i dipendenti in cooperative che si occupano di pulizia. Abbiamo stipendi minimi più alti, infine, per chi lavora nel settore bancario (1.970,93 euro per la 2° area professionale) o nel campo assicurativo (1.577,42 euro se impiegati nelle società di assistenza).

Redazione
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