venerdì, Aprile 26, 2024

Arrestato (domiciliari) il sindaco di Riace per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e illeciti sull’affidamento del servizio di raccolta rifiuti. Le intercettazioni e le parole durissime di Saviano

La Guardia di finanza ha arrestato e posto ai domiciliari il sindaco di Riace, Domenico Lucano, con l’accusa di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina ed illeciti nell’affidamento diretto del servizio di raccolta dei rifiuti. L’arresto é stato fatto in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip di Locri su richiesta della Procura della Repubblica. Lucano è da martedì mattina all’alba agli arresti domiciliari insieme alla sua compagna Tesfahun Lemlem.L’ordinanza emessa dal Gip di Locri su richiesta della Procura nei confronti di Lucano, noto per le sue attività di integrazione dei migranti che ha fatto di Riace un modello, riguarda anche la sua compagna Tesfahun Lemlem per la quale è stata disposta il divieto di dimora. I provvedimenti sono stati eseguiti all’alba dalla Guardia di Finanza del gruppo di Locri nell’ambito dell’operazione denominata “Xenia”. A Lucano vengono contestati i reati di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e fraudolento affidamento diretto del servizio di raccolta dei rifiuti. La misura cautelare rappresenta l’epilogo di approfondite indagini, coordinate e dirette dalla Procura della Repubblica di Locri, svolte in merito alla gestione dei finanziamenti erogati dal Ministero dell’Interno e dalla Prefettura di Reggio Calabria al Comune di Riace, per l’accoglienza dei rifugiati e dei richiedenti asilo politico. C’è poi da dire che le intercettazioni dei militari delle Fiamme Gialle, disegnano scenari che possono essere interpretati in più modi e che probabilmente faranno diventare questo arresto un vero e proprio caso. Ecco alcuni passaggi delle parole del sindaco intercettate dai militari:”Proprio per disattendere queste leggi balorde vado contro la legge. Io la carta d’identità gliela faccio – spiega Lucano, riferendosi ad una donna alla quale era stato negato per tre volte il permesso di soggiorno, “io sono un fuorilegge, sono un fuorilegge, perché per fare la carta d’identità io dovrei avere un permesso di soggiorno in corso di validità”.”In più lei deve dimostrare che abita a Riace, che ha una dimora a Riace – ha aggiunto Lucano – allora io dico così, non mando neanche i vigili, mi assumo io la responsabilità e gli dico va bene, sono responsabile dei vigili…la carta d’identità tre fotografie, all’ufficio anagrafe, la iscriviamo subito…”. “Allora, io fino ad ora la carta d’identità l’ho fatta così”, ha dichiarato il sindaco nella conversazione intercettata, spiegando di essere “responsabile dell’ufficio anagrafe e stato civile, come sindaco”. “‘L’impiegato che c’era prima è andato in pensione – ha aggiunto – sotto i 3.000 abitanti l’ho assunta io questa delega, quindi ho doppia valenza diciamo, sia come sindaco e soprattutto come responsabile dell’ufficio… proprio per disattendere queste leggi balorde vado contro la legge però non è che le serve molto che ha la carta d’identità…”. Da registare, poi la durissima reazione di Roberto Saviano, che da sempre è al fianco del sindaco Lucano: “”Mimmo Lucano è agli arresti domiciliari. La motivazione è favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. La verità è che nelle azioni di Mimmo Lucano non c’è mai finalità di lucro, ma disobbedienza civile.  “Disobbedienza civile: questa – scrive Saviano – è l’unica arma che abbiamo per difendere non solo i diritti degli immigrati, ma i diritti di tutti. Perché tutti abbiamo il diritto di vivere una condizione di pace sociale, tutti abbiamo il diritto di vivere senza cercare colpevoli, e se il Ministro della Mala Vita, Matteo Salvini, ha subito individuato in Mimmo Lucano un nemico da abbattere, il Pd non ha mai compreso che se davvero voleva ripartire da qualche parte per ritrovare un barlume di credibilità (ora è troppo tardi), avrebbe dovuto farlo da Riace, da Mimmo Lucano. E invece – sottolinea ancora – Mimmo è solo, e la Bossi-Fini è ancora lì a inchiodare, a bloccare chiunque decida di accogliere e di salvare vite. Legge-obbrobrio, frutto del peggiore berlusconismo, ma che nessun governo ha osato cambiare”. Per il giornalista, il sindaco “lotta contro una legge iniqua, e lotta da solo. Una legge che vede dalla stessa parte – e silenziosamente coesi – tutti: quelli che io oggi considero i nemici politici della democrazia, ma anche i governi che hanno preceduto questo: tutti a vario titolo responsabili diretti di questi infausti tempi”. “Vi sembra possibile – chiede lo scrittore – che il problema della Calabria, terra di narcotraffico e corruzione criminale, sia l’immigrazione? Mimmo Lucano è stato arrestato anche per “fraudolento affidamento diretto della raccolta rifiuti” eppure mai si legge negli atti della Procura di Locri che abbia agito per guadagno personale, anzi, si sottolinea il contrario. Mi domando di quanti amministratori si possa dire lo stesso. E proprio oggi che il dramma principale dovrebbe essere l’analisi di un Def catastrofico, il problema del Paese deve necessariamente essere l’immigrazione, deve essere Mimmo Lucano, che invece ci stava mostrando la soluzione, ovvero come rendere virtuose accoglienza e integrazione”. Per Saviano si tratterebbe quindi di “razzismo usato come arma di distrazione di massa. Questo governo, attraverso questa inchiesta giudiziaria, da cui Mimmo saprà difendersi in ogni sua parte, compie – accusa – il primo atto verso la trasformazione definitiva dell’Italia da democrazia a stato autoritario. Con il placet di tutte le forze politiche”. Ma sono decine i messaggi di solidarietà arrivati al sindaco arrestato, tra questi ne citiamo, oltre a quello di Savino, alcuni altri, come quello di Beppe Fiorello: “#Riace, #mimmolucano crederò in te più di prima. Qualcuno si porterà sulla coscienza la vita di un uomo straordinario, io lo so che Mimmo non sopporterà questa vergogna, ora cerco parole per difenderlo ma mi rendo conto che non va più difeso, va amato come lui ama il prossimo“.Beppe Fiorello, è il protagonista della fiction ‘Tutto il mondo è paese’, ispirata al modello di accoglienza e integrazione della cittadina di Riace e al suo sindaco Mimmo Lucano.“Siamo tutti in pericolo, punto. il sindaco Domenico Lucano è stato arrestato per aver accolto non per aver favoreggiato, allora #arrestatecitutti”, scrive ancora Beppe Fiorello su Twitter. E chiama in causa addirittura papa Francesco, citandolo: “A lei la parola, la spieghi lei a questa politica la differenza tra accogliere i bisognosi e favorire le mafie”.  Ed ancora: “C’è una differenza immensa tra favoreggiate e accogliere, il sindaco di #Riace ha sempre accolto non ha mai favoreggiato nessuno, se viene arrestato per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina allora saranno in molti ad essere arrestati, preti che accolgono nella loro chiese, centri di accoglienza, luoghi dove si distribuiscono pasti per immigrati e senza tetto, insomma mezzo mondo andrebbe arrestato, questo è un attacco personale, Mimmo Lucano da fastidio perché va controcorrente e si sa che in questo paese si rischia grosso se non si obbedisce al potere. Mimmo Lucano non sei solo, tieni duro”.
Redazione
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