giovedì, Marzo 28, 2024

Terremoto, vuote le poltrone dei Governatori di Lazio, Abruzzo, Marche e Umbria all’incontro con il nuovo Commissario di Governo

La maggioranza di Governo questa notte nella conversione del decreto relativo alla ricostruzione del ponte Morandi a Genova con un colpo di mano ha tolto ai Presidenti delle Regioni, subcommisari al terremoto, il potere di condivisione sulle ordinanze commissariali, declassando la loro funzione a potere “consultivo”. Mentre per Genova si nomina Commissario il Sindaco della città, per il terremoto si esautorano i Presidenti e i Sindaci dei territori, perché di fatto questa impostazione riduce a livello di osservatori anche i Sindaci dei comuni del cratere che oggi si esprimono nei comitati della ricostruzione sulle ordinanze in essere. Questa svolta centralista del Governo è grave e miope perché moltissime scelte della ricostruzione impattano direttamente con norme e leggi di carattere regionale. La non condivisione “ante” scrittura delle ordinanze produrrà sicuramente contenziosi e ricorsi e aumenterà quella confusione burocratica che si dice volere combattere. La ricostruzione si fa nei territori e non a Palazzo Chigi, per questo valuteremo un ricorso alla consulta perché leso il principio di leale collaborazione tra istituzioni.

Questa impostazione oltre al rallentamento delle procedure allontana, non poco, le sedi decisionali dai cittadini e dai professionisti che nei territori pretendono giustamente di essere coinvolti nella fase di ricostruzione dei loro Comuni. In attesa di essere ricevuti dal Presidente del Consiglio, che mai ha accettato la nostra richiesta di un incontro avanzata ormai da tempo, oggi non parteciperemo all’incontro con il neo Commissario anche perché a causa delle scelte compiute non si comprende più quale sia il senso e la funzione di questo Comitato. A darne notizie è una nota congiunta del Presidente della Regione Marche, Luca Ceriscioli, del Presidente della Regione Abruzzo, Giovanni Lolli, il Presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini e il Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti.

Redazione
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