giovedì, Marzo 28, 2024

“La Multiservizi non è un dogma intoccabile”

 

Il capogruppo dem Juri Marini: “La municipalizzata costa quattrocentomila euro all’anno. Ci conviene tenerla aperta?

Chiudere la Multiservizi è stato il cavallo di battaglia della campagna elettorale del candidato sindaco Pd Juri Marini, il quale oggi, nella veste di capogruppo del Pd in consiglio comunale, sulla sua pagina Fb torna sulla questione costi della Partecipata e pone un quesito alla cittadinanza: “Finalmente abbiamo una cifra: i costi della sola gestione della Multiservizi ammontano a 400mila euro all’anno. Ci conviene tenerla? Partiamo da un principio: la partecipata non è un dogma intoccabile. Tantomeno può essere usata in modo improprio, per raggirare le leggi sugli appalti pubblici o come ammortizzatore sociale. Se conviene si tiene. Altrimenti si chiude, si mettono i servizi a gara e si risparmia. Ma per capire se conviene bisogna andare oltre le mezze verità dell’amministrazione, che continua a sbandierare stratosferici utili. La verità è che il costo dei servizi è sempre lo stesso. L’unica variabile sono i risparmi che possono venire da una migliore gestione. In altre parole, se viene gestita male produrrà un buco che il Comune dovrà ripianare. Se viene gestita bene può anche produrre un risparmio. Ma si tratta pur sempre di una di partita di giro, non sono “utili”. Come a dire: se dai 100 euro al cameriere per pagare un conto di 80, quando ti porta il resto non è che esulti dicendo: ho guadagnato 20 euro! Ti prendono per scemo. Semmai, a fronte del risparmio oggettivo che si otterrebbe chiudendola, bisognerebbe considerare gli eventuali aspetti positivi nel tenersi una società ben gestita. Ad esempio si potrebbe risparmiare molto rinegoziando i contratti attuali (l’assessore al bilancio lo aveva annunciato, ma ancora non l’ha fatto). Oppure si potrebbero fare maggiori utili dando un indirizzo politico chiaro, in modo che la società possa agire più efficacemente sul mercato (indirizzo che sarebbe dovuto per legge, ma che nessuno ha mai nemmeno discusso). La vera novità è che oggi abbiamo un punto di partenza: il costo di gestione della società. Su questi 400mila euro (che per un bilancio come il nostro sono tantissimi), e sulle responsabilità di un’amministrazione comunale colpevolmente latitante, si può finalmente sviluppare un confronto serio e trasparente che permetta di capire cosa sia più conveniente fare nell’interesse della collettività e delle casse comunali. Al.Sa.

Redazione
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