venerdì, Aprile 19, 2024

“Musicanti”, le canzoni dell’indimenticabile Pino Daniele proposte in un linguaggio teatrale

Imponente scenografia al centro di una storia

inedita d’amore, coraggio, amicizia, integrazione

Sarà in scena nei principali teatri italiani, a partire dal prossimo dicembre, “Musicanti”, un’opera teatrale che supera i confini dell’opera stessa – un musical oltre il musical: una storia inedita da raccontare sulle straordinarie musiche dell’immenso patrimonio del “musicante on the road” per eccellenza, l’indimenticato Pino Daniele. In scena un cast di talentuosi artisti (Noemi Smorra, Alessandro D’Auria, Maria Letizia Gorga, Simona Capozzi, Pietro Pignatelli, Enzo Casertano, Francesco Viglietti, Leandro Amato, Ciro Capano) accompagnato sul palco da una ‘resident band’ d’eccezione, che eseguirà dal vivo le canzoni nel rispetto degli arrangiamenti originali, composta da celebri musicisti “amici” di Pino: Hossam Ramzy, percussioni, che afferma: “Ho conosciuto Pino nel 1997, grazie ad un amico comune, il batterista Manu Katche, insieme al quale ho registrato diversi album per Peter Gabriel, Claudio Baglioni e Sting. Conoscerlo per me è stato un onore: cantante, chitarrista, compositore, arrangiatore e produttore geniale e appassionato. Non solo, un artista serio e professionale capace di esibirsi con la stessa intensità di fronte a migliaia di persone come davanti ad un pubblico molto più ristretto. Un fratello, che mi ha fatto da guida diverse volte da un punto di vista musicale, mostrandomi tanti modi diversi di produrre musica. Ho imparato tanto da lui. Gli piaceva ridere e scherzare e rendere l’ambiente intorno a sé il più leggero possibile, al punto che con grande piacere realizzavamo le nostre performance solo per lui. Un uomo generoso, preoccupato che in tour si assicurava che i suoi musicisti avessero lo stesso trattamento a lui riservato. Ci manca moltissimo, ma terremo viva la sua memoria grazia a questo show”. Alfredo Golino alla batteria che prosegue: “Ho conosciuto Pino più di quarant’anni fa e da quando ho iniziato a fare il musicista è stato un punto di riferimento. Ho avuto la fortuna di lavorare con lui molte volte ed è sempre stata un’esperienza emozionante. Era molto esigente, sempre alla ricerca di qualcosa di nuovo e per questo era anche difficile collaborare con lui. In tanti anni il nostro rapporto si era anche arricchito di un’amicizia sincera. Quello che ha lasciato artisticamente esprime pienamente la sua grandezza”; Fabio Massimo Colasanti alla chitarra; Elisabetta Serio, tastiere; Roberto d’Aquino al basso che afferma come “Per me Pino rappresenta la colonna sonora di una vita, ogni brano è intriso di ricordi, colori, sapori. La mia crescita musicale è ricca degli umori forti emanati da una musica che nella sua unicità diventa immortale”. E poi Simone Salza al sax; Fabrizio De Melis alla viola che ricorda in che modo “Da bambino ho ascoltato un suo concerto allo stadio e mi ha influenzato molto da un punto di vista musicale per l’innovazione delle sue sonorità, per la sua vocalità così particolare, la sua capacità di essere semplice e complesso allo stesso tempo, tradizionale e innovativo, comunque unico”. In alcune città, si affiancheranno Mel Collins, sax, e Jimmy Earl, basso). Prodotto da Sergio De Angelis per Ingenius Srl, con la direzione artistica di Fabio Massimo Colasanti, “Musicanti” è la storia di Antonio che ritorna nella Napoli degli anni Settanta venticinque anni dopo. Pur avendo trascorso lì l’infanzia, detesta la città ma ora ha ricevuto un lascito testamentario dal padre – uno storico locale del porto, oggi in crisi, che si chiama “Ueì Man”. Tutti temono che Antonio non veda l’ora di chiuderlo, e invece la risposta sarà spiazzante. Nello spettacolo, interpretate dal cast, le canzoni dei primi tre album del cantautore napoletano (tra queste, “Na tazzulella ‘e cafè”, “A me me piace o’ blues”, “I say I sto’ ‘cca”, “Napule è”, “Viento”, “Yes I know my way”, “Je so’ pazzo”, “Cammina cammina”, “Lazzari Felici”, “Musica musica”, “Tutta n’ata storia”, “Quanno chiove”) e alcune altre tratte dal repertorio successivo (come, ad esempio, “Che soddisfazione!” e “Anima”) si mescolano con la drammaturgia e la tradizione partenopea: gli attori e i danzatori si muoveranno all’interno di una scenografia imponente -sviluppata su quattro piani- e con movimenti coreografici studiati per accompagnare il racconto e la musica. Ecco che le musiche, in questo show, scandiscono il tempo e le vicende dei personaggi; la narrazione è influenzata da quelle canzoni che hanno contribuito al rinnovamento epocale del nostro panorama musicale, e che fanno rivivere per qualche ora quel “Neapolitan power” e quella città orgogliosa e dispettosa, densa di culture e ricca di contraddizioni, una Napoli antica e moderna insieme, due anime coesistenti senza alcuna contraddizione in cui il blues si contamina con la “tamurriata”, il funky con la parlesia, Pulcinella con la passione per il calcio. Un viaggio per chi quegli anni li ha vissuti, una scoperta per tutti gli altri. Il testo inedito è di Alessandra Della Guardia e Urbano Lione, mentre la regia è affidata a Bruno Oliviero. “L’idea alla base di ‘Musicanti’ è portare la musica di Daniele a confrontarsi con un nuovo linguaggio, quello dell’opera teatrale”, afferma Sergio De Angelis. “Era una vecchia intuizione mia e di Pino, di oltre venti anni fa (De Angelis ha curato la produzione esecutiva di alcuni tra i più bei progetti artistici del cantautore, ndr) e che ora, dopo una lunga gestazione e tre anni di lavoro, vede finalmente la luce”. Fabio Massimo Colasanti, altro stretto collaboratore di Daniele con cui ha condiviso venti anni di studi di registrazione e tournée, dichiara: “Il progetto nasce dal mio bisogno di colmare un vuoto artistico e personale che ha lasciato la prematura scomparsa di Pino. Dalla scelta dei brani è scaturito il mio primo dilemma (Pino ne ha composti innumerevoli), altrettanto impegnativo per me è stato raccontare l’artista e la sua musica senza di lui, senza averlo accanto, come succedeva: “Musicanti” è un’opera emotivamente avvincente e appassionante”. Pino Daniele, all’anagrafe Giuseppe Daniele, nato a Napoli, 19 marzo 1955 e morto a Roma il 4 gennaio 2015, è cantautore, musicista e compositore italiano. Chitarrista di formazione blues, è stato, a cavallo degli anni Settanta e Ottanta, uno dei musicisti più innovativi del panorama italiano. In oltre quarant’anni di carriera ha collaborato con numerosi artisti di prestigio tra i quali Franco Battiato, Francesco De Gregori, Lucio Dalla, Ralph Towner, Yellowjackets, Mike Mainieri, Claudio Baglioni, Danilo Rea e Mel Collins. Nel corso degli anni ha presenziato e suonato in molti palcoscenici di rilievo come al Festival di Varadero a Cuba e al teatro Olympia di Parigi. Tra le sue varie esibizioni dal vivo, annovera, inoltre, collaborazioni con artisti di fama internazionale come Pat Metheny, Eric Clapton, Chick Corea, Robert Randolph e Joe Bonamassa. La sua tecnica strumentale e compositiva è stata influenzata dalla musica rock, dal jazz di Louis Armstrong, dal chitarrista George Benson e soprattutto dal genere blues, in una sintesi fra elementi musicali e linguistici assai differenti, interpretati con vena del tutto personale e creativa. La sua passione per i più svariati generi musicali (da Elvis Presley a Roberto Murolo) ha dato origine a un nuovo stile da lui stesso denominato “tarumbò”, a indicare la mescolanza di tarantella e blues, assunti come emblema delle rispettive culture di appartenenza. Il debutto di “Musicanti” non poteva che essere a Napoli (dal 7 dicembre, Teatro Palapartenope). Lo spettacolo arriverà, quindi, a Bari, (29 e 30 dicembre, Teatro Team). Nel 2019 il tour attraverserà l’Italia: Assisi (15 e 16 gennaio, Teatro Lyrick); Firenze (14 e 15 febbraio, Obihall); Torino (23 e 24 febbraio, Teatro Colosseo); Milano (dal 7 al 17 marzo, Teatro Arcimboldi) e Roma (dal 7 al 12 maggio, Teatro Olimpico).

Redazione
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