venerdì, Aprile 26, 2024

Conte, una sua lettera ribadisce la volontà di dialogo

 

Con Tria l’abbiamo inviata stamani,

disponibili a sederci al tavolo

“Ieri sera mi sono visto con Tria, abbiamo rivisto insieme la lettera ai Commissari europei. Preannuncio che abbiamo ribadito nella lettera spedita poco fa che noi siamo assolutamente in Europa, vogliamo dialogare con le istituzioni europee e che questa interlocuzione si svolga nella leale collaborazione e nel dialogo costruttivo”. Lo ha annunciato il premier Giuseppe Conte, parlando alla stampa estera a Roma. “Non mettiamo in discussione il ruolo della commissione e degli organi comunitari. In questa lettera – ha sottolineato il presidente del Consiglio- abbiamo anticipato quali sono le ragioni di una manovra economica così impostata, gli obiettivi, siamo disponibili a sederci a un tavolo per proseguire l’interlocuzione con la commissione europea”. Conte ha chiesto anche che l’Ue consenta al governo italiano di spiegare la manovra, senza pregiudizi: “Se un commissario Ue prima di riceverla, leggerla e studiarla mi dice che la manovra sarà rigettata, prima ancora della lettera della Commissione, io dico che quello è un pregiudizio inaccettabile da chi ha responsabilità di rappresentare un’istituzione che ha le sue regole. Al Consiglio ho chiesto di coltivare uno spirito costruttivo, sediamoci intorno a un tavolo, consentiteci di spiegare la nostra manovra. Se un giudizio viene anticipato, è un pregiudizio inaccettabile. Tanto che chi lo ha espresso ha dovuto precisare che era una sua opinione personale”. Poi il contenuto della lettera spedita a Bruxelles dal ministro Tria: Il governo è “fiducioso” che la manovra “non esponga a rischi la stabilità finanziaria dell’Italia né degli altri Paesi membri dell’Unione europea”. Scrive Tria nella lettera di risposta al commissario Pierre Moscovici e al vicepresidente Valdis Dombrovskis della Commissione Ue. “Riteniamo infatti che il rafforzamento dell’economia italiana sia anche nell’interesse dell’intera economia europea”.Comunque il governo, prendendo atto delle divergenze con Bruxelles sugli obiettivi di finanza, si impegna a intervenire qualora il deficit dovesse superare gli impegni assunti, ha assicurato Tria. “Qualora i rapporti debito/Pil e deficit/Pil non dovessero evolvere in linea con quanto programmato il governo si impegna a intervenire adottando tutte le necessarie misure affinché gli obiettivi indicati siano rigorosamente rispettati”, si legge ancora nella missiva. “Pur riconoscendo la differenza delle rispettive valutazioni, il Governo italiano continuerà nel dialogo costruttivo e leale così come disciplinato dalle regole istituzionali che governano l’area euro”, sottolinea il ministro aggiungendo che “il posto dell’Italia è nell’area euro”. Il governo “è convinto” che “le riforme strutturali che formeranno parte integrante della legge di bilancio e dei disegni di legge ad essa collegati” permetteranno “il rilancio della crescita, assicurando al contempo la sostenibilità di lungo periodo delle finanze pubbliche e la programmata riduzione del rapporto debito/PIL”, scrive ancora Tria. Un insieme di misure che, spiega, “avranno un impatto significativo sulla percezione e sui comportamenti dei cittadini, delle imprese e degli investitori”. “In particolare – si legge nella missiva inviata al commissario Moscovici e al vicepresidente Dombrovskis – verranno approvate misure volte a creare un ambiente favorevole agli investimenti quali: la semplificazione dei procedimenti amministrativi e in particolare di quelli rilevanti per le iniziative economiche delle imprese, la digitalizzazione della pubblica amministrazione, la rivisitazione del codice dei contratti pubblici, la riforma del codice civile e in particolare del diritto contrattuale, lo snellimento della procedura civile e la riduzione dei tempi dei processi”. “Gli interventi già posti in essere – prosegue Tria – in tema di semplificazione fiscale, di anticorruzione e di trasparenza nel finanziamento ai partiti e agli enti collegati, e le misure in tema di fatturazione elettronica e trasmissione elettronica dei corrispettivi, oltre ad aumentare il tasso di legalità, ridurranno in maniera significativa l’evasione fiscale”.

Redazione
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