venerdì, Marzo 29, 2024

Desirée, la ragazza drogata e poi violentata fermati tre uomini, due senegalesi e un nigeriano

Uno dei presunti responsabili aveva un provvedimento di espulsione. Tre persone sono state fermate per l’omicidio di Desirée Mariottini, la ragazza di 16 anni trovata morta la scorsa settimana in un palazzo abbandonato di via dei Lucani. Due sono senegalesi, irregolari in Italia, Mamadou Gara di 26 anni e Brian Minteh di 43. Il terzo, fermato successivamente, sarebbe un nigeriano di 40 anni. I capi di imputazione sarebbero gli stessi per i tre fermati: omicidio volontario, violenza sessuale di gruppo e cessione di stupefacenti. Il senegalese Mamadou Gara, uno dei fermati per la morte di Desirée Mariottini aveva un permesso di soggiorno per richiesta d’asilo scaduto ed aveva ricevuto un provvedimento di espulsione firmato dal prefetto di Roma il 30 ottobre 2017. L’uomo si era reso irreperibile. Era stato poi rintracciato dal personale delle volanti a Roma il 22 luglio 2018 ed era stato richiesto nulla osta dell’autorità giudiziaria per reati pendenti a suo carico. “Ora voglio giustizia per Desirée, voglio che questa tragedia non accada ad altre ragazze”, dice Barbara Mariottini, la mamma della ragazza. La giovane è stata drogata e poi abusata sessualmente quando era in uno stato di incoscienza. “Quella notte ero nel palazzo. Ho visto Desirée stare male. Era per terra e aveva attorno 7-8 persone. Le davano dell’acqua per farla riprendere”, racconta uno dei frequentatori del palazzo che dice di essere stato ascoltato in Questura. Il teste racconta anche che la notte del 19 ottobre, attorno all’una, “qualcuno chiamò i soccorsi”. Infine il Presidente del II Municipio: “Io mi sento moralmente responsabile, me la sento sulla coscienza questa vita”. Queste le parole della presidente del Municipio II di Roma, Francesca del Bello, in un’intervista a InBlu Radio, il network delle radio cattoliche della Cei, in merito all’ omicidio di Desirée, la ragazza di 16 anni trovata morta la scorsa settimana in uno spazio occupato nel quartiere di San Lorenzo a Roma. “Ieri mattina alle 9.30 – ha spiegato la presidente del Municipio II – sono stata al Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza dove poi è andato Salvini ma io ero già andata via. Ho chiesto al Questore di organizzare un presidio fisso, che avevamo già chiesto tempo fa perchè lì era morta una ragazza. Io mi sento moralmente responsabile, me la sento sulla coscienza questa vita. Il Questore ha alzato le spalle dicendo: ‘Presidente abbiamo la coperta corta se noi mettiamo una pattuglia da lei la dobbiamo togliere da un’altra parte’. Aumentare la presenza delle forze dell’Ordine è senza dubbio importante ma c’è anche un tema di disagio sociale. Non conosco bene la storia di questa ragazza ma come ha fatto a trovarsi lì a 16 anni ? Chi ce l’ha portata ? C’è un problema di disagio che deve essere affrontato diversamente”. “Le ruspe e la violenza – ha concluso la presidente a inBlu Radio – non ci servono. Ci sono dei toni da parte della politica che sono inaccettabili. Non abbiamo bisogno di pensare che il problema della sicurezza in Italia sia legato al tema dei migranti irregolari. Chi governa ha l’obbligo di far capire all’Italia che il problema della sicurezza e illegalità è a prescindere dal colore della pelle”.

Redazione
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