venerdì, Marzo 29, 2024

A settembre i senza lavoro tornano a crescere

L’aumento della disoccupazione, spiega l’Istituto di statistica, che ha diffuso i dati provvisori di settembre su occupati e disoccupati,              si distribuisce su entrambe le componenti di genere e tutte le classi di età

Risale al 10,1% a settembre il tasso di disoccupazione. Nei dati provvisori, l’Istat rileva che dopo due mesi di diminuzione, a settembre torna a crescere la stima delle persone in cerca di occupazione (+3,2%, pari a +81mila unità).
L’aumento della disoccupazione, spiega l’Istituto di statistica, che ha diffuso i dati provvisori di settembre su occupati e disoccupati, si distribuisce su entrambe le componenti di genere e tutte le classi di età. Il tasso sale al 10,1% (+0,3 punti percentuali su base mensile), quello giovanile aumenta lievemente e si attesta al 31,6% (+0,2 punti) mentre rispetto a settembre 2017 rileva un calo di 3 punti percentuali.
“A settembre l’occupazione torna a calare, seppure lievemente, dopo la crescita registrata ad agosto, mentre torna a crescere la disoccupazione dopo due mesi di ampia diminuzione” commenta l’Istat, secondo cui “il calo dell’occupazione si concentra tra i dipendenti permanenti; segnali positivi si hanno invece per dipendenti a termine e indipendenti”. 

”Nella media del terzo trimestre l’occupazione è stabile rispetto ai tre mesi precedenti. Nell’arco dei 12 mesi la crescita occupazionale rimane positiva, spinta soprattutto dai dipendenti a termine” aggiunge l’Istat.
Dopo l’aumento del mese scorso, a settembre torna poi a calare leggermente la stima degli occupati (-0,1% su base mensile, pari a -34mila unità). Il tasso di occupazione scende quindi al 58,8% (-0,1 punti percentuali).

Il calo congiunturale, spiega l’Istituto, riguarda donne e uomini e si distribuisce tra le persone di età compresa tra i 25 e i 49 anni. Nell’ultimo mese si stima una netta diminuzione dei dipendenti permanenti (-77mila) mentre aumentano sia quelli a termine (+27mila) sia gli indipendenti (+16mila).
L’Istat sottolinea che l’andamento discontinuo dell’occupazione negli ultimi mesi determina nel terzo trimestre una sostanziale stabilità rispetto al trimestre precedente. Tale stabilità, si spiega, è sintesi di un aumento tra gli uomini e un calo tra le donne. Riguardo all’età si registra una diminuzione degli occupati tra i 15 e i 49 anni a cui si contrappone l’aumento tra gli ultracinquantenni. Nel trimestre crescono in misura intensa i lavoratori a termine (+3,2%, +98mila) mentre calano sia i dipendenti permanenti (-85mila) sia gli indipendenti (-23mila).
Nell’arco del trimestre alla sostanziale stabilità degli occupati, prosegue l’Istat, si accompagna un forte calo dei disoccupati (-6,5%, pari a -180mila) e un aumento degli inattivi (+1,0%, +126mila). Su base annua, a settembre l’occupazione cresce dello 0,9% (pari a +207mila unità). L’espansione interessa uomini e donne e si concentra fortemente tra i lavoratori a termine (+368mila); in lieve ripresa anche gli indipendenti (+22mila) mentre si registra una forte flessione dei dipendenti permanenti (-184mila).
Nell’anno, aggiunge ancora l’Istituto di statistica, aumentano principalmente gli occupati ultracinquantenni (+333mila) e, in misura più contenuta, anche i 15-34enni (+27mila) mentre calano i 35-49enni (-154mila). Al netto della componente demografica si stima comunque un segno positivo per l’occupazione in tutte le classi di età. Nei 12 mesi, a fronte della crescita degli occupati, si stima anche un forte calo dei disoccupati (-9,9%, pari a -288mila) e una lieve diminuzione degli inattivi tra i 15 e i 64 anni (-0,1%, -19mila).
A settembre, proprio tra gli inattivi 15-64 anni, l’Istat stima un calo dello 0,3% (pari a -43 mila unità). La diminuzione coinvolge uomini e donne e si distribuisce tra i 25-34enni e i 50-64enni. Il tasso di inattività scende al 34,5% (-0,1 punti percentuali).
Redazione
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