venerdì, Marzo 29, 2024

Maltempo, situazione critica nel bellunese con molti paesi isolati

Nella provincia di Belluno ci sono paesi isolati. Sul fronte della viabilità e dei collegamenti a causa delle frane, con il terreno già impregnato che non tiene più

Dal Trentino alla Liguria fino alla Sicilia ormai i danni non si contano più. Il maltempo che imperversa sulla Penisola ha portato morte e distruzione. Allagamenti, strade chiuse per frane o trasformate in fiumi, coltivazioni devastate, alberi abbattuti dalla violenza del vento, come la strage di fusti documentata dalle impressionanti immagini dei vigili del fuoco. Oggi esondazioni stanno colpendo la Sicilia, l’allerta è rossa in parte del Veneto. Nella provincia di Belluno ci sono paesi isolati. Sul fronte della viabilità e dei collegamenti a causa delle frane, con il terreno già impregnato che non tiene più. Da questa mattina la strada tra Cencenighe e Agordo è bloccata da una frana, con alcuni Comuni che restano isolati; mentre già ieri era stata bloccata la strada tra Frassenè e Gosaldo, che è isolata, dato che non si può andare neppure verso il Trentino, con il Passo Cereda chiuso. A Selva di Cadore la strada verso Caprile è chiusa per la frana da ieri, mentre quella verso la val Fiorentina è interrotta, con l’unico collegamento che resta quindi il Passo Giau verso Cortina d’Ampezzo. A Lamon la strada verso Zavena è bloccata da una frana, la tanta acqua che è scesa ha portato via un pezzo di carreggiata. Sono oltre trenta le strade provinciali interrotte. Anche Cibiana è praticamente bloccata.  “Il sistema delle imprese è in una situazione di emergenza più o meno in tutta la provincia” dice a Labitalia Andrea Ferrazzi, direttore generale di Confindustria Belluno Dolomiti. “I danni strutturali – spiega – in particolare li hanno subiti le imprese che ricadono nell’area industriale di Longarone, dove ci sono, tra le altre, le aziende del settore dell’occhialeria. Qui ci sono stati allagamenti, danni ai tetti e ai macchinari. Ma è troppo presto per fare una stima”. Dal monitoraggio della Coldiretti emerge che per effetto delle intense precipitazioni che hanno accompagnato la nuova ondata di maltempo il livello idrometrico del fiume Po è già salito di quasi 2,5 metri nelle ultime 24 ore . Questa mattina al Ponte della Becca (Pavia) il livello è di 3,5 metri sopra lo zero idrometrico ossia oltre sei metri superiore rispetto allo stesso giorno dello scorso anno. Nubifragi, raffiche di vento, esondazioni, trombe d’aria e grandinate hanno colpito pesantemente l’agricoltura con danni che superano i 150 milioni di euro, secondo un primo bilancio della Coldiretti, tra ulivi secolari sradicati, boschi decimati, coltivazioni distrutte, semine perdute, campi allagati, muri crollati, serre distrutte, stalle ed edifici rurali scoperchiati, ma anche problemi alla viabilità provocati da frane e smottamenti. Dalle olive, in fase di piena raccolta, agli ortaggi, sono molte le coltivazioni autunnali compromesse. Dall’inizio dell’emergenza maltempo sono oltre 14.000 gli interventi di soccorso effettuati dai Vigili del Fuoco sul territorio nazionale e 5.000 i vigili impegnati anche oggi. Nelle regioni Veneto, Liguria e Toscana, ricorda una nota, il dispositivo di soccorso è stato implementato con l’invio di sezioni operative dalle regioni limitrofe. La quasi totalità dei comandi provinciali è impegnata in centinaia di interventi per allagamenti diffusi, smottamenti, esondazioni di torrenti e corsi d’acqua in genere, alberi e strutture varie abbattuti o pericolanti, dissesti statici e soccorso ordinario. Le previsioni indicano che non è finita. Una serie di perturbazioni, infatti, continuerà a far piovere su molte regioni, non solo in questo weekend, ma anche la prossima settimana. Il team del sito www.iLMeteo.it comunica che domani nella prima parte della giornata le precipitazioni riguarderanno principalmente il Nord, la Toscana, il Lazio e la Sicilia, poi nel pomeriggio continueranno a bagnare solamente il Piemonte e la Liguria, ma anche la Sardegna. In serata peggiorerà fortemente sulle due isole maggiori. Domenica il maltempo, che colpirà intensamente Sardegna e Sicilia si estenderà al resto del Sud, raggiungerà il Centro come il Lazio, l’Umbria e la Toscana e infine il Nord come l’Emilia Romagna, mentre continuerà a piovere sul Piemonte e la Liguria. “Anche la prossima settimana un treno di perturbazioni raggiungerà a più riprese le regioni centro-settentrionali e la Sardegna con piogge e locali temporali – avverte Antonio Sanò, direttore e fondatore del sito www.iLMeteo.it – Sarà più asciutto il Sud dove però peggiorerà nella giornata di mercoledì”.
Redazione
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