giovedì, Aprile 25, 2024

Il Santo Padre e il diavolo che “entra nelle tasche: Il Papa e il comandamento del non rubare

“Tante volte abbiamo sentito quello che il popolo di Dio dice: il diavolo entra dalle tasche”: lo ha detto il Papa commentando, all’udienza generale, il settimo comandamento, “Non rubare”. “Prima viene l’amore del denaro, l’affanno di possedere, poi la vanità, ‘io sono ricco e mi vanto’, e alla fine l’orgoglio e la superbia: questo è il modo di agire del diavolo in noi, ma la porta di entrata sono le tasche”. “Cari fratelli e sorelle, ancora una volta Gesù Cristo ci svela il senso pieno delle Scritture” e “non rubare”, ha concluso il Papa, “vuol dire: ama con i tuoi beni, approfitta dei tuoi mezzi per amare come puoi. Allora la tua vita diventa buona e il possesso diventa veramente un dono. Perché la vita non è il tempo per possedere ma per amare”. “Ogni ricchezza, per essere buona, deve avere una dimensione sociale”. “In questa prospettiva – ha spiegato Francesco – appare il significato positivo e ampio del comandamento ‘non rubare’. ‘La proprietà di un bene fa di colui che lo possiede un amministratore della Provvidenza’”.“Nessuno è padrone assoluto dei beni, è un amministratore dei beni. Il possesso è una responsabilità: io sono ricco, è una responsabilità che ho. E ogni bene sottratto alla logica della Provvidenza di Dio è tradito nel suo senso più profondo”.
Redazione
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