venerdì, Aprile 26, 2024

Prescrizione, lega e M5S trovato l’accordo: in vigore dal gennaio 2020

Quadra trovata sulla prescrizione, dopo il vertice a Palazzo Chigi durato meno di un’ora tra il premier Conte, i due viceministri Salvini e Di Maio e il guardasigilli Bonafede. Dopo giorni di tira e molla sull’emendamento voluto dai Cinquestelle e che prevede il blocco della prescrizione dopo la sentenza di primo grado (sia in caso di condanna sia di assoluzione) la prescrizione entra subito nel ddl anticorruzione, ma sarà in vigore tra un anno. Contemporaneamente – si apprende da fonti di governo – si approva un disegno di legge delega a Bonafede per riformare il processo penale. La fumata bianca è arrivata a fine vertice dal capogruppo leghista al Senato Riccardo Molinari: “Abbiamo trovato la quadra”, ha detto sorridente. La riforma della prescrizione, ha poi annunciato Bonafede, andrà in Aula la settimana prossima. Per il vicepremier Matteo Salvini “la mediazione è stata positiva” ma ha avvisato: “Accordo trovato, ma solo con tempi certi”. Al termine del vertice, Salvini ha ribadito inoltre la necessità di avere tempi brevi per i processi. “In galera i colpevoli, libertà per gli innocenti” ha sottolineato. l titolare del Viminale ha spiegato che la norma sulla prescrizione “sarà nel ddl ma entrerà in vigore da gennaio del 2020 quando sarà approvata la riforma del processo penale”. La legge delega, invece, che scadrà a dicembre del 2019, “sarà all’esame del Senato la prossima settimana”. Tempistiche ribadite anche dal ministro per la Semplificazione Giulia Bongiorno, che ha sottolineato come la riforma del processo penale “camminerà insieme” alla riforma della prescrizione. Esulta Luigi Di Maio: “Ottime notizie! #BastaImpuniti – commenta il vicepremier in un post su Facebook -. La norma sulla prescrizione sarà nel disegno di legge anticorruzione! E entro l’anno prossimo faremo anche una riforma del processo penale. Processi brevi e con tempi certi. Finalmente le cose cambiano davvero!”. Stamattina, prima del summit, in un’intervista rilasciata a ‘Il Fatto Quotidiano’ Di Maio aveva ventilato l’ipotesi di far saltare il contratto di governo senza un accordo sul voto. Intanto, a Montecitorio, le commissioni riunite Affari costituzionali e Giustizia della Camera hanno dato il via libera all’ampliamento della prescrizione al ddl corruzione. Proteste dell’opposizione, secondo la quale “non c’è stata alcuna votazione, perché non è stato indicato l’oggetto e non sono stati permessi gli interventi sull’ordine dei lavori”. La seduta è finita nel caos quando Giovanni Donzelli di Fratelli d’Italia ha iniziato a trasmettere la conferenza stampa di Bonafede, protestando per la sua assenza (il guardasigilli era impegnato nel vertice di Palazzo Chigi).
Redazione
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