sabato, Aprile 20, 2024

Acqua pubblica: Ladispoli capofila dei municipi “ribelli” tuona contro la Pisana

Acea Ato2 o Commissariamento: sulle Amministrazioni la spada di Damocle dell’ultimatum regionale che scade lunedì 3 dicembre

Quanto accade da tempo alle Pisana, legato anche a quanto accaduto in queste ultime ore, conferma che sulla questione idrica l’Esecutivo Zingaretti fa acqua da tutte le parti. Infatti, mentre il Parlamento continua a incontrare le varie realtà italiane per mettere a punto la nuova legge sull’acqua pubblica, alla Regione Lazio si procede di rinvio in rinvio. Tanto che ora si rischia di vanificare il duro lavoro effettuato dalle varie amministrazioni comunali che ad oggi non hanno ancora ceduto il servizio idrico all’Ato di competenza. A rischio l’incontro di ieri pomeriggio in Commissione Tutela del Territorio e Agricoltura e Ambiente. Incontro voluto proprio dalle due Commissioni che già la settimana scorsa si sarebbero potute pronunciare sul documento messo a punto dalle amministrazioni comunali, con Ladispoli capofila di questa battaglia. In quell’occasione alcuni rappresentanti della Commissione hanno infatti chiesto un rinvio della seduta per apportare qualche modifica al documento, senza andarne ad intaccare il cuore (come la richiesta della moratoria e l’istituzione di un tavolo tecnico regionale tra amministrazioni comunali e Pisana) del documento stesso. E l’appuntamento era stato rinviato proprio a ieri pomeriggio. Ma nel giro di poche ore ai Comuni interessati sono giunte ben due nuove date. Nella prima, la Regione aveva posticipato tutto a domani. A stretta posta di giro un’altra comunicazione: tutto rinviato a lunedì mattina. Il 3 dicembre per l’appunto. Giorno in cui l’ultimatum inviato dall’assessore ai Lavori Pubblici della Pisana, Mauro Alessandri, scadrà. L’Assessore nella lettera inviata alle amministrazioni comunali ad ottobre scorso aveva esplicitamente affermato che o i Comuni procedevano da soli a entrare nell’Ato di pertinenza oppure sarebbero stati commissariati. Il tutto entro il 3 dicembre prossimo. Una vera e propria corsa contro il tempo con le amministrazioni comunali e vari schieramenti politici pronti alla battaglia e alla mobilitazione per contrastare questa decisione. Tra questi anche diversi esponenti del Partito democratico non solo locale (che aveva subito bacchettato l’assessore Alessandri per la comunicazione inviata al sindaco Grando) ma anche, come Minnucci e Tidei (come ricordato durante lo scorso consiglio comunale dal primo cittadino ladispolano) avevano chiaramente espresso la loro vicinanza alle amministrazioni comunali che ad oggi si stanno ancora battendo per non cedere il servizio idrico all’Ato. Battaglia, quelle delle amministrazioni comunali che peraltro erano state condivise anche dalle Commissioni regionali che lo scorso 20 ottobre all’unanimità avevano espresso parere favorevole alla presentazione di un documento con la richiesta di moratoria alla Giunta comunale che i consiglieri avrebbero dovuto approvare già lo scorso 20 novembre, avendo avuto svariate settimane di tempo per leggerlo e confrontarsi con gli enti comunali per qualche eventuale modifica. Un rinvio dietro l’altro che ora rischiano di mettere a rischio il lavoro svolto dagli amministratori locali con un appuntamento posticipato ancora al 3 dicembre  (peraltro dopo le elezioni del segretario regionale del Pd). Situazione che ora l’amministrazione ladispolana non intende accettare: “E’ inammissibile – ha tuonato il consigliere delegato al servizio idrico Filippo Moretti – Una risoluzione che dai comuni per il tramite della Commissione deve arrivare sul tavolo della Giunta regionale non può essere posticipata fino al giorno della scadenza. Questo vuol dire non tenere conto delle esigenze del territorio”. E per lunedì ora l’amministrazione punta alla mobilitazione collettiva: “Invitiamo tutti i cittadini a presentarsi sotto la Regione per far sentire la loro voce”. Un vero e proprio “schiaffo” che arriva all’indomani, peraltro, dell’audizione informale alla Commissione VIII della Camera dei Deputati, dove il sindaco Grando ha illustrato un’analisi dettagliata della situazione relativa al servizio idrico toccando punto dopo punto ogni singolo aspetto della nuova legge che il Governo si appresta ad approvare. Analisi all’interno della quale sono stati illustrati passo dopo passo tutti i benefici e punti di forza del ”sistema in house”. E ad apprezzare l’illustrazione sono stati tutti i componenti della Commissione che hanno elogiato il lavoro svolto dall’amministrazione comunale ladispolana: “Ladispoli – hanno detto – ha dimostrato di voler proseguire la sua gestione in house”. Situazione di cui sicuramente si terrà conto nel testo legislativo.

Al. Sa.

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