giovedì, Aprile 25, 2024

Maxi-frode fiscale e riciclaggio da milioni di euro nella Capitale

I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Roma hanno eseguito una misura cautelare nei confronti di 5 persone, appartenenti a un’organizzazione dedita alla commissione di plurime frodi fiscali, al riciclaggio internazionale di denaro e all’intestazione fittizia di beni.
Le indagini, coordinate dalla locale Procura della Repubblica, sono state svolte dagli specialisti del Gruppo Investigazione Criminalità Organizzata del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria e hanno consentito di accertare l’operatività dell’associazione per delinquere, capeggiata da un faccendiere romano D.B.G., che ha fittiziamente spostato la residenza dapprima nel Principato di Monaco e poi a Dubai, continuando tuttavia a mantenere il proprio centro di interessi nella Capitale.
D.BG.:, coadiuvato dalla compagna e avvalendosi di numerosi prestanome, “reclutati” dalla commercialista L.M., ha gestito una pluralità di società, nazionali ed estere, utilizzate per l’emissione di fatture per operazioni inesistenti per oltre 180 milioni di euro – aventi ad oggetto fantomatiche consulenze e prestazioni di servizi – di cui hanno beneficiato imprenditori:
– italiani, interessati ad abbattere in modo significativo il reddito imponibile e ottenere liquidità da impiegare al di fuori del circuito bancario, ovvero a costituire disponibilità di denaro occulte oltre confine;
– stranieri (in prevalenza cinesi), che potevano, in tal modo, esportare capitali verso i Paesi di origine evitando il ricorso agli intermediari finanziari abilitati.
Il dominus e artefice del sistema è stato supportato anche da una persona, attualmente all’estero, e C.F. – attivi, rispettivamente, sulle piazze di Roma e Milano – che si occupavano, tra l’altro, di individuare e “fidelizzare” i soggetti bisognosi di risorse finanziarie o alla ricerca di mezzi per “schermare” fondi mediante trasferimento su conti esteri.
All’inizio del 2017, D.B.G. aveva già subito il sequestro di società, immobili, auto d’epoca, conti correnti, preziosi e imbarcazioni (tra cui il il più grande cutter aurico mai costruito, di 46 metri e del valore di oltre 10 milioni di euro) per circa 41 milioni di euro.
Il G.I.P. presso il Tribunale capitolino ha ora disposto la custodia cautelare in carcere nei confronti di D.B.G., classe 1961, formalmente residente a Dubai ma di fatto a Roma; L.M., classe 1963, residente a Roma;
Agli arresti domiciliari per:
C.F., classe 1963, residente a Cornate d’Adda (MB); l’ulteriore persona facente parte del sodalizio.
Nei confronti di quest’ultima e della compagna di BE BONO, entrambe attualmente all’estero, su attivazione del Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia del Ministero dell’Interno, in sinergia con il II Reparto del Comando Generale della Guardia di Finanza, sono state estese le ricerche nei Paesi dove sono attualmente domiciliati.

Redazione
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