giovedì, Marzo 28, 2024

Cavaliere: “Prendiamo le distanze ai mistificatori e provocatori”

Sui siti di informazione locale e su Facebook sono usciti moltissimi articoli che contestavano in modo inesatto e strumentale il desiderio della maggioranza del Sindaco A. Grando di tutelare al 100% la salute psicofisica della donna e il benessere della coppia e delle famiglie. Un mio primo articolo: “La madre degli ignoranti è sempre incinta”, non è stato preso in considerazione da chi vuole imporre la “cultura della morte” diffondendo interpretazioni false alle quali ho risposto con l’articolo: “La verità vi rende liberi” per poi pubblicare la Delibera di Consiglio Comunale: “Ladispoli città a favore della vita”. Ora conviene dare concretezza al processo di demistificazione contestando le assurdità e fantasie piene di cattiverie gratuite. Preciserò alcuni contenuti degli articoli del: “Movimento Civico Ladispoli Città”, M5S; gruppo consigliare Pd e del “Coordinamento delle donne resistenti”. Commenterò per primo il Consigliere Concetta Palermo del “Mov. Civ. Ladispoli Città”: “…la loro azione politica su ambiti che a malapena conoscono e con proposte che, come donne, dovremmo ritenere lesive e offensive…”. Ardita ed io siamo entrambi genitori, probabilmente la collega Parlermo si dimentica che per fare un figlio ci vuole una donna (ovolo) e un uomo (spermatozoo) e lo zigote è l’origine di ogni essere umano, per ciò possiamo scientificamente affermare che l’atto della fecondazione è il momento che determina la nascita di ogni essere umano, tra l’altro tutelato anche dalla legge 194/78 che all’art. 5 recita: “…di esaminare con la donna e con il padre del concepito…” . Il Consigliere Palermo, sicuramente è una fautrice dell’ideologia gender che disconosce la differenza dei sessi e il diverso comportamento dovuto al genere e vuole negare così che in Italia esistono delle leggi ben precise che regolano il come una donna può essere fecondata, p.es. l’utero in affitto e vietato e solo recentemente la Corte Costituzionale, esprimendosi sulla legge 40/2004, ha dichiarato illegittimo il divieto di fecondazione eterologa sulla “Procreazione Medicalmente Assistita”, ma solo per le coppie eterosessuali con sterilità certificata da medici qualificati. Non potranno quindi ricorrere alla donazione né donne single, né coppie dello stesso sesso. Cari lettori mi volete spiegare cosa il Consigliere C. Palermo intende per: “…e con proposte che, come donne, dovremmo ritenere lesive e offensive…”, dove ha trovato offese o proposte a danno della donna? Come noterete, questa frase è scritta al solo scopo di voler deviarvi dalla verità! La Delibera in oggetto non mette in discussione nulla della libertà di scelta delle donne, gli pseudo argomenti della Palermo: “viene messa in discussione da fatti di cronaca nera, da dinamiche di mobbing lavorativo o di stalking privato” sono farneticazioni che non hanno nessuna attinenza all’argomento trattato! Leggiamo ancora nell’articolo: “…Un salto nel passato…”, chiedere la piena applicazione della legge 194/78, ovvero facilitare la piena legalità rappresenta un salto nel passato? Gli argomenti ridicoli sono tanti, prendiamone un altro: “… Prima di tutto perché il contenuto va oltre le competenze di un consiglio comunale…”, la legge all’art. 1: “..e gli enti locali, nell’ambito delle proprie funzioni e competenze, promuove e sviluppano i servizi socio-sanitari, nonché iniziative necessarie per evitare che l’aborto sia usato ai fini della limitazione delle nascite”, leggendo le varie dichiarazioni fatte da me durante il dibattito in aula troverete le spiegazioni che dimostrano l’incompetenza del Consigliere C. Palermo. L’assurdo non trova fine nell’articolo della Palermo: “…Si offende il corpo di una donna che ha subito violenza come quello di una ragazza troppo giovane per assumersi l’onere di crescere un figlio. Si offende il diritto sacrosanto delle donne di disporre del proprio corpo decidendo se e come affrontare una gravidanza…”. La legge parla chiaro sull’informazione da fare da parte delle regioni, i contraccettivi dovrebbero evitare “gravidanze indesiderate”, poi il padre, nella maggior parte dei casi, feconda la madre che è consenziente all’amplesso, o tutte le giovani sono “incapace di intendere e volere” e subiscono violenze ogni volta che fanno l’amore con il loro partner? Queste affermazioni sono semplicemente grottesche, scandalose e veramente offendono le donne! Anche in aula ho ricordato ai colleghi, al pubblico in sala e ai radioascoltatori, che sono Psicoterapeuta e che conosco bene i drammi dell’interruzione volontaria della gravidanza…resto basito dagli argomenti sciocchi usati per il solo giusto di voler attaccare una Delibera giusta a sostegno delle donne e che richiama il Comune a rispondere alle sue mansioni istituzionali imposti dalla legge 194/78. Per non annoiarvi troppo vi invito a rileggervi l’articolo di C. Palermo e la Delibera di Consiglio Comunale e se avete un po’ di tempo anche tutto il verbale della seduta di Consiglio del 27.11.18, così vi rendete conto di chi veramente offende l’intelligenza dei lettori/cittadini. Suggerisco alla sig.ra Concetta Palermo di costituire un gruppo di nr. 10 donne che hanno abortito e che desiderano fare con me un seminario di Costellazioni Familiari Sistemiche, così da poter far notare quali sofferenze genera l’IVG nella donna, nella coppia e nella famiglia. Il seminario lo condurrò gratuitamente al solo scopo di rendere edotta la sig.ra Palermo su chi ha competenze o no e di aiutare a superare il trauma che l’aborto genera nel sistema famiglia.

Raffaele Cavaliere

Redazione
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