sabato, Aprile 27, 2024

Giornata Mondiale dei Diritti Umani, Mattarella: “Diritti umani superiori alle leggi degli Stati”

Il 10 dicembre 1948 fu proclamata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani e nel 1950 venne indetta la Giornata Mondiale dei Diritti Umani. In questa giornata, ad Oslo viene assegnato il “Premio Nobel per la pace” e a New York (ogni cinque anni) il “Premio delle Nazioni Unite per i Diritti Umani”.
Lo scopo della giornata è di educare e sensibilizzare tutti al rispetto dell’uomo in quanto tale e a ricordare i passi compiuti dalla società verso il rispetto di tutti gli esseri umani, contro la schiavitù e la soppressione dei diritti individuali. Non importa che tu sia uomo, donna o bambino, che tu parli cinese o tedesco, che la tua pelle sia color dell’ebano o bianca come la neve, hai dei diritti inalienabili e come tutti gli esseri umani “nasci libero ed eguale in dignità e diritti”. La Dichiarazione universale è composta da trenta articoli che sanciscono diritti ripartiti in civili, politici, economici, sociali e culturali e che vanno dal divieto di tortura e di condizioni degradanti nelle carceri, al diritto ad un equo processo e alla presunzione di non colpevolezza, fino al diritto di cittadinanza e di libera circolazione delle persone. Sulla ricorrenza da registrare l’intervento del Capo dello Stato, Mattarella: “Il 10 dicembre di 70 anni fa, all’indomani degli orrori del secondo conflitto mondiale, l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite adottò la Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo. Una scelta irrevocabile di civiltà per il genere umano, punto di riferimento per l’intera comunità internazionale.
Il riconoscimento a livello globale che tutti gli esseri umani nascono liberi e godono di inalienabili e uguali diritti rappresenta oggi un principio che precede gli stessi ordinamenti statali.
Il rispetto della dignità della persona non è, infatti, dovere esclusivo degli Stati, bensì un obbligo che interpella la coscienza di ciascuno. Tutti sono chiamati a darne quotidiana e concreta testimonianza.
Purtroppo sono ancora diffusi in tutto il mondo gli abusi, le violenze e le discriminazioni che affliggono individui e intere comunità, spesso colpendo i più vulnerabili. E’ quindi necessario che la comunità internazionale intensifichi gli sforzi in tutte le direzioni per promuovere un’efficace protezione delle libertà fondamentali, nel rispetto dei principi di universalità, indivisibilità e interdipendenza dei diritti umani.
L’Italia continuerà a impegnarsi a tale riguardo, soprattutto nelle sue funzioni di membro, a partire da gennaio 2019, del Consiglio dei Diritti Umani delle Nazioni Unite. Con questo mandato assumiamo una grande responsabilità: la promozione dei diritti umani nel mondo costituisce non solo un imperativo etico e morale, ma è uno strumento necessario per prevenire i conflitti, costruire società stabili e inclusive e, quindi, promuovere in modo sostenibile la pace, la sicurezza e lo sviluppo”.

Redazione
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