martedì, Aprile 16, 2024

Cori razzisti alla partita Inter-Napoli: il sindaco di Milano Sala si scusa con Koulibaly

“Quei ‘buu’ a Koulibaly sono stati una vergogna. Un atto vergognoso nei confronti di un atleta serio come lui, che porta con fierezza il colore della sua pelle. E anche, pur in misura minore, nei confronti di tante persone che vanno allo stadio per tifare e per stare con gli amici”. Il sindaco di Milano Giuseppe Sala interviene così con un post su Facebook sulla vicenda dei cori razzisti indirizzati al difensore del Napoli in occasione della sfida di campionato vinta ieri sera 1-0 dall’Inter contro la squadra di Ancelotti con l’espulsione del francese a 10′ dalla fine. “Non mi piace, per mia natura, pensare a cosa devono fare gli altri per risolvere i problemi della società in cui viviamo. Preferisco sempre partire da cosa devo fare io -prosegue Sala-. E in questo caso farò una cosa molto semplice. Continuerò ad andare a vedere l’Inter, ma ai primi ‘buu’ farò un piccolo gesto, mi alzerò e me ne andrò. Lo farò per me, consapevole del fatto che a chi ulula contro un atleta nero non fregherà niente di me. Ma lo farò”. “Mi dispiace la sconfitta e soprattutto avere lasciato i miei fratelli! Però sono orgoglioso del colore della mia pelle. Di essere francese, senegalese, napoletano: uomo”. Sono le parole affidate ai social dal difensore Kalidou Koulibaly vittima ieri sera di cori razzisti nel corso del match contro l’Inter a San Siro. Il giocatore del Napoli è stato espulso all’81’ per aver applaudito l’arbitro Mazzoleni che lo aveva ammonito. A intervenire sulla vicenda, nel post partita, anche l’allenatore del Napoli, Carlo Ancelotti, che ai microfoni di Sky Sport ha commentato: “Abbiamo chiesto per tre volte la sospensione della partita per gli ululati a Koulibaly. Sono stati fatti gli annunci dallo speaker, ma la partita è andata avanti. Ci sono stati ululati per tutta la partita e il giocatore non è stato lucidissimo – ha sottolineato il ct degli azzurri -. Al momento dell’espulsione era nervoso e il suo stato d’animo non era dei migliori. Solitamente è educato e professionale, ma lui tiene molto a queste cose. Vogliamo sapere quando una partita può essere interrotta. Altrimenti ci fermiamo noi la prossima volta, non importa se ci danno la partita persa”.

Redazione
Redazione
La nostra linea editoriale è fatta di format innovativi con contenuti che spaziano dalla politica allo sport, dalla medicina allo spettacolo.

Articoli correlati

Ultimi articoli