venerdì, Marzo 29, 2024

Nessun aumento dei pedaggi sull’88 per cento della rete autostradale italiana

Nessun aumento dei pedaggi sull’88,75% della rete autostradale su cui circola oltre il 90% del traffico (leggero e pesante), almeno fino al 30 giugno 2019. Dal primo gennaio, infatti, 15 concessionarie su 26 hanno deciso di non procedere a rincari o di sospenderli. E’ quanto emerge dai dati diffusi dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. La Milano Serravalle, che gestisce 179,1 chilometri (3,05% della rete autostradale e 3,68% del traffico) ha sospeso fino al 31 gennaio 2019 l’aumento del 2,62%. La Strada dei Parchi, che gestisce 281,4 chilometri (4,80% della rete autostradale e il 2,2% del traffico), ha sospeso fino al 30 giugno i rincari del 5,59%. Nessun aumento per Ativa, che gestisce 155,8 chilometri (2,66% della rete autostradale, il 2,16% del traffico); per l’autostrada del Brennero, che gestisce 314 chilometri (5,35% della rete autostradale, il 5,87% del traffico); per laBrescia-Padova, che gestisce 235,6 chilometri (4,01% della rete autostradale e il 6,61% del traffico); per il Consorzio autostrade siciliane, che gestisce 298,4 chilometri (5,09% della rete autostradale, l’1,87% del traffico); per le Autovie Venete, che gestisce 210,2 chilometri (3,58% della rete, il 3,01% del traffico); per la Salt (Tronco Ligure Toscano), che gestisce 154,9 chilometri (2,64% della rete, 2,24% del traffico). Nessun rincaro anche per la Sat che gestisce 54,6 chilometri (0,93% della rete, 0,34% del traffico); per Autostrade Meridionali (Sam), che gestisce 51,6 chilometri (0,88% della rete, 1,97% del traffico); per Satap (A4 tronco Novara Est-Mi e To-Novara est), che gestisce 127 chilometri (2,16% della rete, 2,69% del traffico); per Satap (Tronco A21 To-Al-Pc), che gestisce 164,9 chilometri (2,81% della rete, 2,37% del traffico); per Sav Autostrada e Raccordo, che gestisce 67,4 chilometri (1,15% della rete, 0,41% del traffico); per Asti Cuneo, che gestisce 55,7 chilometri (0,95% della rete, 0,18% del traffico). Dove si pagherà di più – Rincari per Autovia Padana, che gestisce 105,5 chilometri (1,8% della rete autostradale, l’1,18% del traffico) con +0,1%; di Salt – Tronco AutoCisa, che gestisce 101 chilometri (1,72% della rete autostradale, 2,24% del traffico), con +1,86%; di Autostrada dei Fiori – Tronco A10, che gestisce 113,3 chilometri (1,93% della rete, 1,46% del traffico) con +0,71%; di Tangenziale di Napoli, che gestisce 20,2 chilometri (0,34% della rete, 0,55% del traffico) con +1,82%; di Rav, che gestisce 32,4% chilometri (0,55% della rete, 0,1% del traffico) con +6,32% ma che è un rincaro che viene sospeso per tutto il 2019 ai residenti pendolari con telepass. Aumenti anche da parte di Sitaf (Barriera di Avigliana e Salbertrand), che gestisce 82,5 chilometri (1,41% della rete, 0,43% del traffico) con +6,71%; di Autostrada dei Fiori Tronco A6 To-Sv, che gestisce 130,9 chilometri (2,23% della rete, 1,1% del traffico) con +2,22%; di Cav, che gestisce 74,1 chilometri (1,26% della rete, 2,18% del traffico) con +2,06%; di Pedemonatana Lombarda, che gestisce 41,5 chilometri, con +1,2%; di Teem, che gestisce 33 chilometri, con +2,2% ma con sconti del 20% per tutto il 2019; Bre.Be.Mi, che gestisce 62,1 chilometri con +4,19%.
Redazione
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