giovedì, Aprile 25, 2024

Abusi a Cerveteri, come stanno le cose? Autorità terze intervengano per ristabilire la legalità

Fatti, date, riferimenti e riscontri: tutto denunciato in Coniglio Comunale e via pec chiamano in causa una sfilza di istituzioni per reticente consapevolezza.

 

di Alberto Sava

Il calendario di fine ed inizio anno è diverso per le pubblicazioni edite on line, da quelle che vanno quotidianamente in stampa. Per i motivi di cui sopra, noi de la Voce pubblichiamo la nota che segue, dopo che più di una testata on line le ha già dato ampio spazio. La riprendiamo perché è una gravissima denuncia pubblica, firmata da due consiglieri comunali eletti a Cerveteri, che chiamano in causa e accusano un affollato sistema di istituzioni, non solo politiche, disegnando un quadro di reticente consapevolezza rispetto ad un gravissimo abuso, esposto e denunciato ufficialmente in ogni sede opportuna e competente. Gli autori della nota che segue arrivano ad appellarsi al Ministro degli Interni, e concludono invocando anche l’intervento degli ispettori regionali sull’abuso in atto a Cerveteri sotto gli occhi di una nutrita e sorprendente sfilza di Istituzioni, dalla quale pare non mancare nessuno all’appello. Fatti esposti e denunciati per ben due volte, senza successo alcuno per il rispetto delle norme. Al di là del fatto specifico denunciato, uno dei tanti, preceduto da chissà quanti e seguito da chissà quanti altri, ciò che lascia basiti è la gravità delle denunciate presunte colpevoli omissioni che, se confermate da approfondite indagini, che avrebbero dovuto già dare esiti a questo punto della storia, date le denunce, dovrebbero decapitare numerosi centri istituzionali, con un fragore assordante in tutto il Paese. Diversamente, i due consiglieri dovrebbero essere oggetto di importanti contestazioni. Tertium non datur, dicevano i latini, non c’è una terza possibilità. Quello che più di tutti lascia senza parole né speranze è il silenzio, l’assoluta mancanza di reazione a siluri così precisi e circostanziati, come se si trattasse della boutade di qualche buontempone a cui non vale la pena di replicare. E se i ‘destinatari’ dei siluri potrebbero pure avere interesse a mettere la sordina a tali gravi accuse, ci si aspetterebbe che istituzioni ‘terze’ si facciano venire la curiosità di verificare come stanno effettivamente le cose e ristabilire la legalità, da qualunque parte essa sia. Ed ora a seguire la nota inviata alla stampa dai consiglieri Salvatore Orsomando (Forza Italia) e Aldo De Angelis (Trasparenza e Legalità): “In quest’ultimo periodo sulla stampa e le tv nazionali, abbiamo assistito ad alcune azioni messe in atto dal Governo giallo-verde nei confronti di presunti esponenti malavitosi a cui sono state demolite le abitazioni costruite abusivamente e che hanno visto in prima linea non solo il presidente Zingaretti, ma addirittura il ministro dell’Interno, che salendo su un escavatore ha dato il via alle demolizioni. Dopo la sbornia mediatica di quel periodo riflettendo ci siamo chiesti se fosse stato il caso che i predetti esponenti dovessero agire in tutti i Comuni d’Italia per fare luce su tutte le pratiche di abusi probabilmente accantonate in vari cassetti delle istituzioni italiane.  Non vogliamo insinuare nulla, ma il famoso detto è sempre attuale “a pensar male si fa peccato ma a volte ci si azzecca”, ci porta direttamente al giorno 26/07/2018 (oltre 5 mesi orsono) quando abbiamo presentato un urgente e dettagliato esposto denuncia via pec, al comando Polizia Locale – ufficio P.G. Edilizia e Ambiente Comune di Cerveteri, al Corpo Forestale dello Stato, all’Area Vigilanza Urbanistica-Edilizia e Contrasto all’Abusivismo della Regione Lazio. Detto esposto denuncia, corredato di idonea documentazione, riguardava e riguarda ancora un’area con destinazione uso seminativo sita in via Aviatina snc (tra civ.16-22) loc. Comune di Cerveteri dove vi sarebbe stato un enorme sbancamento e movimento terra seguito dalla creazione di fondamenta con relativa gettata in cemento ex-novo con attività di costruzione ed elevazione pareti che risulta essere ancora in corso alla data del presente comunicato stampa. L’esposto denuncia è scaturito da una segnalazione di cittadini e da un nostro accesso atti effettuato in data 25/07/2018 presso Ufficio Urbanistica di Cerveteri dove abbiamo preso visione di alcuni atti, inerenti l’area sita in via Aviatina snc, dove, tra i documenti visionati abbiamo trovato la DIA e Relazione Tecnica allegata alla stessa datata 06/02/2017 Prot.0006059 del 07/02/2017 avente ad oggetto: “Demolizione e ricostruzione di un fabbricato residenziale” via Aviatina snc nelle quali si parla dell’esistenza di un fabbricato residenziale, allegando internamente alla relazione tecnica, foto di una struttura precaria, probabilmente fatiscente costituita da bandoni metallici di vario tipo, di cui abbiamo potuto verificarne la tipologia simil “baracca” direttamente con Google maps. Struttura precaria realizzata su terreno di tipologia presumibilmente agricola e/o seminativo che, a quanto ci è stato riferito, sembra sia stata condonata nel 2002-2003 ma all’interno del fascicolo non è stato possibile rintracciare il Condono Edilizio e relativo assenso ma soltanto un documento con la dicitura Copia permesso di costruire in sanatoria nr. omissis del 20/12/2016 probabilmente rilasciato al vecchio proprietario. Abbiamo visionato anche la successiva SCIA del 30/05/2018 e l’atto di proprietà in allegato alla stessa come da comunicazioni per la pratica SCIA del 07/02/2017 dove si parla di “Demolizione e Ricostruzione di un fabbricato residenziale” evidenziando, sia nella relazione che su l’elaborato grafico, che trattasi di demolizione e diversa disposizione area interna con trasformazione del tetto di copertura a “falde” cosa ben diversa da un sostanziale sbancamento e movimentazione terra e della creazione ex-novo di fondamenta con relativa gettata con creazione basamento in cemento. Fatto grave è che il Comune di Cerveteri, con provvedimento datato 11.11.2008, ha respinto la richiesta dello stesso proprietario volta al rilascio di titolo edilizio in sanatoria per l’abusiva realizzazione di un magazzino con destinazione d’uso non residenziale di mq 120 ed è opportuno evidenziare che, nella suddetta richiesta, lo stesso richiedente dichiarava la realizzazione abusiva di un magazzino con destinazione d’uso non residenziale di mq 120.  A seguito del successivo provvedimento di diniego datato 11.11.2008 ricevuto dal Comune di Cerveteri, il proprietario ha poi presentato ricorso al TAR nel 2009 per l’annullamento del diniego del permesso di costruire in sanatoria e lo stesso TAR- Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio (Sezione Seconda Quater) ha pronunciato la  sentenza di respingimento del ricorso stesso il 19/01/2015 ed è, quindi, palesemente chiaro che a seguito di tale sentenza del TAR, depositata il 19/01/2015, non avrebbe dovuto essere accettata nessuna ulteriore domanda e rilasciata nessuna autorizzazione, sanatoria o permesso a costruire recante la dichiarazione di “immobile con destinazione d’uso residenziale”  visto che anche la sentenza del TAR fa riferimento ad unità immobiliare abusiva non residenziale come tra l’altro dichiarato nell’atto di ricorso dalla stessa proprietà; come è palesemente evidente che non sono rilasciabili autorizzazioni e/o permessi a costruire e/o sanatorie sulla esclusiva indicazione di un presunto errore commesso dal proprietario, al momento dell’istanza, scambiando la dicitura di immobile abusivo a “destinazione residenziale” con quella di immobile abusivo a “destinazione non residenziale” visto che poi viene anche descritto quale magazzino come qualcuno, oltre la proprietà coinvolta, probabilmente vorrebbe far credere.  Non parliamo poi delle immagini e foto visionate e la successiva ricerca con Google maps che hanno chiaramente evidenziato la presenza su quell’area di un manufatto precario ed esternamente fatiscente composto esclusivamente da bandoni metallici di vaio tipo ed altri materiali che agli occhi dei passanti era classificabile come una sorta di grande “baracca” non certamente identificabile a prima vista quale fabbricato residenziale per non parlare poi, che abbia
mo avuto modo di appurare che la stessa area di via Aviatina è stata suddivisa in quattro parti uguali pertanto non si comprende come sia stato possibile prima richiedere il condono e poi applicare la legge del Piano Casa su una piccola parte del terreno dove, presumiamo, la “cubatura” sia abbastanza limitata e di certo non applicabile a strutture precarie composte da bandoni metallici che teoricamente non avrebbero potuto ottenere nessun condono trattandosi di area rurale seminativa. Bene, trascorsi circa due mesi dal 26/07/2018, il giorno 05/09/2018 abbiamo inviato un ulteriore esposto e integrazione documentale (sentenza TAR di conferma diniego) con ulteriore richiesta di intervento per quanto si stava costruendo in via Aviatina e, non avendo ricevuto riscontro in merito ma, al contrario, vedendo che l’attività edilizia proseguiva indisturbata  dopo altri due mesi, il 19/11/2018 abbiamo inviato via PEC un 2° esposto urgente con relativa denuncia via PEC sempre alle stesse Autorità al Comando Polizia Locale Comune di Cerveteri e al Capo Ripartizione Comandante Tortolini e al Corpo Forestale Carabinieri dello Stato Comando di Civitavecchia e Comando Regionale di Roma, sollecitando azioni e intervento cautelativo con richiesta informazioni situazione costruzione fondamenta ed elevazione muri perimetrali area agricola via Aviatina snc Cerveteri.  Oggi siamo, a dir poco, sconcertati del fatto che, almeno verbalmente, alcune delle Autorità attenzionate e coinvolte confermano di aver predisposto e trasmesso le dovute informative con le presunte irregolarità a chi di competenza che dovrebbe esprimersi in merito e dare le dovute disposizioni ma che ancora oggi, dopo tutti questi mesi, non lo hanno ancora fatto. Come siamo sconcertati dal fatto che, nonostante questi fatti siano stati denunciati anche in Consiglio comunale, nessuno dei consiglieri presenti in aula, compreso il sindaco della legalità’ e della trasparenza, si siano espressi con una chiara presa di posizione denunciando tale situazione e siamo altresì scandalizzati che ad oggi i lavori di costruzione proseguono con estrema tranquillità nonostante la chiarezza delle carte e di quanto attenzionato alle competenti autorità.  Di fatto, ad oggi, nessuno ha materialmente agito malgrado la presenza di una sentenza TAR Lazio che ha confermato un diniego e definito la struttura presente, prima dei lavori, come abusiva e magazzino pertanto sarà nostra premura richiedere un intervento urgente al Ministro dell’Interno per agire nel merito e alfine di valutare la necessità di inviare, negli uffici interessati, degli Ispettori per fare definitivamente luce su tutta questa particolare vicenda”, concludono gli esponenti di opposizione del centrodestra.

Redazione
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