venerdì, Aprile 19, 2024

Mozione del Pd in Campidoglio per disinnescare il Decreto Salvini

“Stamattina, a firma del consigliere comunale Giovanni Zannola e sulla spinta di amministratori municipali e dirigenti locali del Partito democratico, abbiamo depositato una mozione urgente che chiede alla sindaca Raggi di sospendere il decreto legge Salvini, laddove si presenti controversa la sua applicazione a garanzia dei diritti umani dell’individuo e dei diritti alla sicurezza per i cittadini. A fronte della confusione amministrativa generata infatti da questo decreto, definito ingiustamente ‘sicurezza’, si sospendono di fatto i rilasci di permesso di soggiorno per motivi umanitari, si escludono dai sistemi territoriali di accoglienza Sprar i richiedenti asilo e i titolari di protezione internazionale, e non si permette l’iscrizione all’anagrafe sempre ai richiedenti asilo. L’effetto è solo quello di aumentare la confusione sui territori e di generare il caos negli enti locali”. Lo dichiarano in una nota congiunta Giovanni Zannola, consigliere comunale dem e primo firmatario della mozione; Giulio Pelonzi, capogruppo dem in consiglio comunale; Emiliano Monteverde, Cecilia D’Elia, Maria Romano e Alessandra Aluigi, assessori alle politiche sociali nei municipi I, II, III e VIII; Claudia Santoloce, Caterina Boca e Sara Alonzi, presidenti delle commissioni per le politiche sociali nei municipi I, II, III; Gianluca Lanzi e Agnese Rollo, vicepresidenti delle commissioni politiche sociali nei municipi XI e XV; Emiliano Sciascia, consigliere membro commissione politiche sociali in Municipio IV; Claudia Pappatà, capogruppo Pd in Municipio IX; Erica Battaglia, delegata all’assemblea romana e membro della direzione regionale del Pd. “Di fatto – affermano – questo decreto non fa che aumentare il numero delle persone il cui status giuridico rimane incerto, nonché il numero di persone che non avranno uno status regolare. L’obiettivo non dichiarato è quello di aumentare il numero di invisibili, a cui viene peraltro negato anche l’accesso ai fondamentali servizi locali, e amplificare l’aumento di situazioni non regolari a scapito della sicurezza di intere comunità locali che non potranno più contare su un sistema di accoglienza trasparente e normato. La sindaca di Roma prenda esempio dal sindaco di Palermo e si tiri fuori dall’applicazione cieca di un decreto che restringe le garanzie costituzionali delle persone previste all’art10, comma 3, della nostra Costituzione, genera caos amministrativo e acuisce i costi per gli Enti locali come giustamente denunciato dall’Anci, aumenta il senso di insicurezza tra i cittadini. Non si tratta di violare una Legge dello Stato, ma di chiedere chiarezza e rispetto della Carta costituzionale a chi ci governa. Porteremo la mozione anche nei Municipi perché abbiamo bisogno tutti di capire chi sono i politici del M5S. Un gesto politico. Di coraggio. Quello tanto decantato in campagna elettorale e poi dimenticato, come migliaia di altre promesse. La politica richiede scelte ed è arrivato il tempo di farle”, concludono.

Redazione
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