giovedì, Aprile 18, 2024

Migranti, per Salvini e Di Maio le regole sono diverse

Diversa la posizione di Matteo Salvini, che ha la responsabilità dei porti e della sicurezza interna italiana: “Possiamo inviare a bordo medicine, cibo e vestiti, ma basta ricatti. Io non cambio idea”, assicura salvini – da quella dell’altro vicepremier Luigi Di Maio, che, pur denunciando anche lui il “ricatto” e puntando il dito contro l’Europa che “se ne frega”, su Facebook scrive: “Malta faccia sbarcare subito donne e bambini da quelle imbarcazioni e li mandi in Italia. Li accoglieremo”. Salvini invece sceglie una linea più di dura e posta: “Una nave tedesca e una nave olandese, in acque maltesi. Ma ad accogliere dovrebbe essere ancora una volta l’Italia???? La nostra Italia che ha già accolto quasi un milione di persone negli ultimi anni, la nostra Italia dove più di un milione di bambini vive in condizioni di povertà assoluta”. “Due navi ai confini dell’Europa. Ancora una volta solo l’Italia viene chiamata in causa. Malta non fa attraccare le imbarcazioni nonostante siano nelle loro acque territoriali a un miglio dalla costa. Tutta l’Europa se ne frega. Non possiamo continuare a cedere a questo ricatto. Ma per me nessun bambino con la sua mamma può continuare a stare in mare ostaggio dell’egoismo di tutti gli Stati europei. Malta faccia sbarcare subito donne e bambini da quelle imbarcazioni e li mandi in Italia. Li accoglieremo. Siamo pronti ancora una volta a dare, come sempre, una lezione di umanità all’Europa intera”. È quanto scrive su Facebook il vicepremier e leader M5s, Luigi Di Maio. “Poi ci mettiamo al telefono con ognuno dei capi di Stato europei e li costringiamo a rispettare le quote previste per ogni Paese. Questa Europa così non va, la cambieremo con le prossime elezioni europee. Ma i bambini non possono pagare il prezzo di un’Europa che si gira dall’altra parte per non vedere”, conclude Di Maio. Poi ancora Salvini: “Il traffico di esseri umani va fermato: chi scappa dalla guerra arriva in Italia in aereo, come già fanno in tanti, non con i barconi”, sottolinea Salvini, aggiungendo: “Possiamo inviare a bordo medicine, cibo e vestiti, ma basta ricatti”. “Meno partenze, meno morti, e – chiude Salvini – io non cambio idea”.

Redazione
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