sabato, Aprile 20, 2024

Zone omogenee, importante passo avanti

Il Consiglio Metropolitano ha approvato la mozione, presentata dal consigliere Ascani, sulla gestione dei rifiuti, dei servizi idrici, sviluppo turistico, politiche ambientali e urbanizzazione

Una di queste zone, potrebbe essere l’Etruria Meridionale

 

di Alberto Sava

L’anno nuovo si apre con una buona notizia arrivata da Palazzo Valentini: la Città Metropolitana come risposta a problemi quali gestione dei rifiuti, gestione dei servizi idrici, sviluppo turistico, politiche ambientali, urbanizzazione. A puntare i riflettori sull’argomento è il consigliere metropolitano Federico Ascani che ha portato all’attenzione del consiglio metropolitano, trovando consenso, la mozione della definizione dell’articolazione del territorio della Città Metropolitana in zone omogenee. In pratica, lo Statuto della Città Metropolitana di Roma Capitale – come si legge nella mozione – prevede all’art.28 l’articolazione del territorio in zone omogenee. Questa articolazione “è tra l’altro una delle condizioni necessarie per l’elezione diretta del Sindaco e del Consiglio metropolitano”. Con delibera n.29 del 27 ottobre del 2015, inoltre il Consiglio metropolitano ha approvato il documento ”Linee guida per la redazione del Piano Strategico della Città Metropolitana di Roma Capitale”, atto di indirizzo – continua a spiegare Ascani nel testo della mozione – per le strutture tecnico-amministrative dell’Ente e strumento per organizzare le attività di partecipazione e le forme di collaborazione istituzionale tra la Città Metropolitana di Roma Capitale e i Comuni del territorio metropolitano. Dopo diversi passaggi burocratici si è dunque arrivati alla costituzione del Team Strategico, un gruppo di lavoro che ha prodotto il documento “prima ipotesi del percorso tecnico amministrativo di definizione e individuazione” di queste zone omogenee che ora aspettano, dunque, di essere definite. In sostanza, le città metropolitane con una popolazione superiore ai 3milioni di abitanti, proprio come Roma, prevedono la costituzione di zone omogenee al loro interno, ossia delle aree autonome che potrebbero prendere in carico, in autonomia, determinate competenze. Una di queste zone, potrebbe essere per l’appunto l’Etruria Meridionale. “Ma non è solo il mio sogno – ha detto ieri Ascani durante la discussione della sua mozione – è la legge che ce lo conferma. Noi dobbiamo solo lottare per cercare di renderlo realtà nel più breve tempo possibile”. E il primo passo da compiere per il raggiungimento dell’obiettivo, per il consigliere metropolitano è quello di “stimolare il comune di Roma a realizzare la ripartizione del proprio territorio in zone dotate di autonomia amministrativa. E poi, individuare a Palazzo Valentini le zone omogenee”. In questo modo diversi aspetti legati alla vita di ogni singola area ricadente all’interno della zona omogenea, potrebbero trovare soluzioni molto più veloci e sicuramente più rispondenti alle esigenze di quel determinato territorio, proprio come evidenziato dallo stesso Federico Ascani all’inizio del suo intervento.

Redazione
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