venerdì, Marzo 29, 2024

Brescia, quarto neonato muore per un’infezione. Il ministro Grillo: “Necessario fare chiarezza”

C’è anche un quarto neonato morto agli spedali civili di Bresciain questi giorni. A quanto si apprende, il piccolo è nato sabato 5 gennaio con una grave malformazione ed è deceduto nel giro di poco tempo. Dalle prime indiscrezioni risulta che, secondo l’ospedale, non ci sarebbe correlazione con le altre morti avvenute sempre in questi giorni nella Terapia intensiva neonatale della struttura.  L’ospedale non rilascia dichiarazioni, mentre la magistratura potrebbe aprire un fascicolo per fare luce su quanto accaduto. L’autopsia sul corpo del piccolo verrà eseguita lunedì. “Vogliamo la verità, non attacchiamo nessuno ma vogliamo capire come sia accaduto” ha detto la madre del bambino al ‘Giornale di Brescia’. La scorsa estate il reparto di terapia intensiva dell’ospedale era stato chiuso a causa di un’infezione causata da un batterio, che aveva portato alla morte di un neonato. Per quella vicenda era stato indagato il personale del reparto. “Abbiamo dato mandato all’Ats Brescia di disporre una commissione d’inchiesta regionale al fine di avviare tutti i controlli necessari per accertare le cause dei tre decessi” ha detto l’assessore al Welfare della Regione Lombardia, Giulio Gallera, esprimendo il cordoglio dell’intera Giunta alle famiglie dei tre piccoli deceduti nei giorni scorsi. Inoltre, “anche la direzione strategica dell’Asst degli Spedali Civili di Brescia ha avviato i controlli interni per fare chiarezza sui decessi. Da questi primi controlli è emerso che i quadri clinici rimandano a condizioni di malattia differenti e non appaiono correlati” ha detto ancora l’assessore. “In particolare, si esclude che le circostanze siano da ricondurre ad un focolaio infettivo epidemico”. Cordoglio viene espresso anche dal ministro della Salute, Giulia Grillo. ”È necessario fare chiarezza per capire se ci sia correlazione tra i diversi casi. Proprio per questo sto inviando gli ispettori del ministero per andare a fondo della questione” annuncia il ministro, ricordando che “i carabinieri del Nas sono già sul posto per verificare la situazione”.
Redazione
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