giovedì, Marzo 28, 2024

Smaltimento dei rifiuti: discaricabarile tra Regione Lazio e Campidoglio

“Scenderemo in strada, ci difenderemo da soli”.

 Politica locale in campo: “Non siamo la discarca né di Roma del sindaco Virginia Raggi e né della Pisana di Nicola Zingaretti”

 

Cerveteri e Ladispoli figurerebbero tra le aree considerate idonee per impianti di smaltimento dei rifiuti della Capitale. La notizia è legata alla mappa che sarebbe stata presentata dai tecnici della Città Metropolitana contenente le aree idonee per lo smaltimento dei rifiuti di Roma. Tra le aree individuate tre paesi dell’hinterland: Ladispoli, Cerveteri e Riano. La mappa è stata inviata al Ministero dell’Ambiente dalla Città Metropolitana per far fronte al caos rifiuti della capitale. Ed ecco allora comparire sulla mappa sette aree per risolvere lo stallo dopo la chiusura di Malagrotta nel 2013 e l’incendio dell’impianto di trattamento rifiuti sulla Salaria. La notizia è grossa e serpeggia da tempo. L’incapacità, o l’impossibilità, della politica romana e regionale di affrancarsi del “peccato veniale” di Malagrotta continua a generare caos nei territori. In particolare i territori della provincia romana sono sempre più arena di scontri e ricatti politici di tutti i generi ed a pagarne le conseguenze sono sempre e solo i cittadini che vi risiedono. E’ un fatto che la Capitale trabocca di rifiuti, l’impianto di trattamento sulla via Salaria è andato ko a causa dell’incendio dell’11 dicembre scorso, la Capitale non ha mai attuato un programma di riduzione dei rifiuti, con l’introduzione di una raccolta differenziata sempre più capillare e ora la sindaca Raggi torna a guardare al territorio di pertinenza della Città Metropolitana per individuare quella che dovrà ospitare la nuova discarica di Roma. E nel calderone dei nomi sarebbero finiti oltre a Fiumicino anche Cerveteri e Ladispoli. Città Metropolitana già ieri avrebbe stilato la mappa dei siti e ora è pronta a un incontro con la Regione Lazio per andare a individuare quella più idonea. Il tutto sempre che il ministro Costa non decida di intervenire direttamente prima di arrivare a un nuovo stallo nella vicenda, nominando un commissario ad hoc. Non mancano le reazioni forti sui territori. “All’insaputa di tutti. Apprendo dai giornali che la Città Metropolitana avrebbe consegnato al tavolo ministeriale, istituito per la crisi dei rifiuti di Roma, possibili siti da utilizzare come discariche provvisorie. Noi non staremo certo a guardare. Siamo pronti alla mobilitazione”. A parlare è Federico Ascani, capogruppo del centrosinistra in Città Metropolitana che ricopre anche il ruolo di consigliere comunale a Ladispoli. Sul piano locale l’allarme dilaga sui social e dal dibattito in difesa dei territori scompaiono i confini municipali ed affiora la condivisione comune nel respingere tale rischio. La notizia della discarica scalda tra Cerveteri e Ladispoli, anima i politici locali. A Cerveteri il sindaco Pascucci in una nota ha dichiarato: “Cerveteri non sarà mai la discarica di Roma. Si tratta di una follia anche solo pensare che un sito iscritto nella lista patrimonio mondiale dell’Unesco possa ospitare i rifiuti della Capitale”. Così il Sindaco Pascucci commenta le indiscrezioni uscite oggi sulla stampa in merito all’individuazione dei siti idonei per ospitare la discarica di Roma. “Tutte le aree individuate all’interno del Comune di Cerveteri – continua Pascucci – hanno vincoli archeologici individuati dai decreti del Ministero per i Beni Culturali e Ambientali, nonché il parere negativo della Soprintendenza. È vergognoso che la Città Metropolitana di Roma non abbia tenuto conto di tali vincoli, da noi segnalati insieme al Comune di Fiumicino già nel 2017 con apposita relazione tecnica e poi ribaditi nel Tavolo tecnico di giugno 2018 che aveva deciso di rivedere in modo più dettagliato le mappe delle aree bianche presenti nel nostro Comune”. “Non dimentichiamo poi le dichiarazioni del Delegato all’ambiente della Città Metropolitana, Matteo Manunta, che a giugno scorso rassicurava i cittadini di Fiumicino e Cerveteri sul fatto che non è intenzione aprire discariche a Pizzo del Prete e nel territorio della provincia di Roma. Ribadisco che Cerveteri non sarà mai la discarica di Roma. La Città metropolitana ha fatto orecchie da mercante e non ha voluto recepire in alcun modo le indicazioni fornite per ben due volte dai Comuni e dai Comitati: per questo invierò immediatamente una nota alla Sindaca di Roma Virginia Raggi e al Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, indicando ancora una volta i vincoli archeologici che impediscono la realizzazione di impianti di gestione dei rifiuti nel nostro territorio e chiedendo un incontro chiarificatore urgente in merito”. “Mentre a Roma la raccolta differenziata è a percentuali ridicole, il Comune di Cerveteri è tra i più virtuosi del Lazio, tant’è vero che con la raccolta Porta a Porta abbiamo raggiunto il 69% e i risultati sono sempre in crescita. Come sindaco di Cerveteri mi opporrò in ogni modo e usando ogni mezzo perché il nostro territorio non sarà la nuova Malagrotta di Roma. Roma deve prendersi la responsabilità dei propri rifiuti e non scaricarli sui territori della Provincia, a maggior ragione in quelli sottoposti a vincoli archeologici e, nel nostro caso, addirittura patrimonio dell’umanità Unesco”. La mappa della Città metropolitana inviata alla Regione è incompleta di tutti i vincoli presenti nel nostro territorio ed è inaccettabile che si programmi il fabbisogno dell’impiantistica e la loro successiva localizzazione basandosi su una mappa del tutto incompleta e non attinente alla realtà. Riteniamo perciò necessario che la Regione tuteli e preservi uno dei più significativi scorci della campagna romana e lotteremo con ogni mezzo per impedire che le nostre meravigliose zone agricole, tutelate da vincoli archeologici insuperabili, possano essere siti idonei alla localizzazione di impianti di trattamento rifiuti”. “Agiremo in tutte le sedi e non ci fermeremo finché non verranno recepite tutte le nostre istanze e quelle dei cittadini e dei comitati e fino a che non avremo ottenuto il riconoscimento definitivo e ufficiale da parte delle istituzioni preposte che nessuna discarica verrà insediata su aree del Comune di Cerveteri, conclude il sindaco Pascucci. Nella vicina Ladispoli la reazione ad una discarica sul territorio è ben diversa. “Scenderemo in strada, ci difenderemo da soli”. Il consigliere comunale di maggioranza Giovanni Ardita di Fratelli d’Italia appena saputo dell’indiscrezione non ha esitato ad alzare la voce. ” Non siamo la discarica nè di Roma nè di via della Pisana. Zingaretti e Raggi non facciano scelte scellerate, non ci inchiniamo a nessuno. Non possiamo essere considerati territori di serie B perché non siamo rappresentati in Regione”.Sull’irrisolto braccio di ferro tra Campidoglio e Pisana, di seguito pubblichiamo la nota stampa diffusa direttamente da Palazzo Valentini in cui Città Metropolitana respinge le illazioni sulle responsabilità dell’Ente e rinvia alla Regione Lazio la competenza, e l’onere, della scelte da fare: “La Città metropolitana di Roma non ha indicato alcun sito per la realizzazione di discariche per i rifiuti nel territorio della Capitale o dell’area metropolitana”.La comunicazione è stata diffusa sul portale di Città Metropolitana.  “La mappa trasmessa lo scorso 22 dicembre alla Regione Lazio – spiegano dall’Ente – con mero atto amministrativo previsto dalla legge, riporta le aree indicate dai Comuni della area metropolitana come idonee alla realizzazione di impianti la cui definizione spetta esclusivamente alla Regione Lazio. Sarà quindi quest’ultima, nell’ambito del nuovo Piano regionale di gestione dei rifiuti (l’ultimo risale al 2012), a individuare le tipologie di impianti di smaltimento da realizzare e la loro ubicazione”.

Al.Sa.

Redazione
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