giovedì, Aprile 25, 2024

L’Economist ‘bacchetta’ l’Italia: Il nostro Paese scende dal 21à al 33° posto per la qualità della democrazia

L’Italia perde terreno nella classifica delle democrazie. Secondo The Economist, l’avvento del governo gialloverde – con una linea populista e anti-immigrazione – fa scendere il Paese dal 21esimo posto occupato nel 2017 al 33esimo. Il ‘voto’ passa da 7.98 a 7.71, il più basso dal 2006. L’Italia, nella mappa redatta dall’Intelligence Unit del settimanale, fa parte dei Paesi nei quali la democrazia è definita ”imperfetta”. “La disillusione nei confronti delle istituzioni politiche, compresi Parlamento e partiti, alimenta il crescente sostegno per ‘uomini forti’ che bypassano le istituzioni politiche” è il quadro tracciato da The Economist. I riflettori si accendono in particolare su Matteo Salvini. Il vicepremier, scrive The Economist, “ha spesso usato una retorica ostile nei confronti degli stranieri”.  “In Italia, il crollo della fiducia nella politica tradizionale ha prodotto una clamorosa vittoria alle elezioni parlamentari di marzo per Movimento 5 Stelle (M5S) anti-establishment e per la Lega, euroscettica e anti-immigrazione, che hanno formato un governo di coalizione che ha preso una linea dura posizione contro l’immigrazione”, è l’analisi contenuta nel documento, che sottolinea “l’indebolimento della componente della cultura politica” per spiegare il voto (7.71), nettamente inferiore a quello del 2017 (7.98). Il risultato complessivo è quello di una ”democrazia imperfetta”.
Redazione
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