giovedì, Marzo 28, 2024

Il tardivo ‘mea culpa’ di Juncker: “Siamo stati troppo duri con la Grecia”

“C’è stata una mancanza di solidarietà” nella gestione “della crisi greca. Abbiamo coperto di contumelie la Grecia: mi rallegro nel vedere che la Grecia e il Portogallo hanno ritrovato un posto, non dico un posto al sole, ma un posto tra le vecchie democrazie europee”. Lo sottolinea il presidente della Commissione Europea Jean-Claude Juncker, intervenendo a Strasburgo nella plenaria del Parlamento Europeo, per il ventennale dell’euro. “Sono stato presidente dell’Eurogruppo nel momento della crisi economica e finanziaria – ha aggiunto Juncker – sì, c’è stata dell’austerità avventata. Non perché abbiamo voluto punire coloro che lavoravano o coloro che erano disoccupati, ma perché le riforme strutturali, indipendentemente dal regime monetario in cui ci si trova, restano essenziali”. “Mi rincresce”, ha inoltre scandito Juncker – che nella gestione della crisi finanziaria l’Eurozona abbia “dato troppo spazio al Fondo Monetario Internazionale. Se la California entra in crisi, gli Usa non si rivolgono al Fondo, e noi avremmo dovuto fare lo stesso”. Parole che sono suonate come “uno schiaffo per gli oltre 100 milioni di poveri europei” come afferma la capodelegazione del Movimento 5 Stelle al Parlamento europeo, Laura Agea. “Juncker, dall’alto del suo stipendio da nababbo di 27.000 euro al mese, non è credibile quando parla di austerità. La sua ipocrita autocritica è uno schiaffo agli oltre 100 milioni di poveri europei”. Per il vicepremier e leader pentastellato Luigi Di Maio “il presidente della Commissione europea inizia a sentire il terreno mancargli sotto i piedi a pochi mesi dalle elezioni europee” afferma in un post su ‘Blog delle Stelle’, sottolineando che “le lacrime di coccodrillo non mi commuovono. Juncker e tutti i suoi accoliti hanno devastato la vita di migliaia di famiglie con tagli folli mentre buttavano 1 miliardo di euro l’anno in sprechi come il doppio Parlamento di Strasburgo. Sono errori che si pagano”. “Dopo anni in cui ha benedetto i tagli in nome dell’austerità adesso parla di ‘austerità avventata’ e di aver dato ‘troppo influenza al Fondo Monetario Internazionale’ e ‘poca solidarietà nei confronti della Grecia’. Insomma l’austerità – sottolinea Di Maio – è stata fatta per sbaglio, è stata avventata ‘non certo perché volevamo colpire chi lavora o chi è disoccupato’. Invece è proprio quello che hanno fatto con le loro politiche economiche scellerate e ingiustificate”.” I cittadini europei non si fanno fregare da finti pentimenti fuori tempo massimo e il 26 maggio non avranno nessuna pietà” conclude
Redazione
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