venerdì, Aprile 19, 2024

Crisi diplomatica senza precedenti tra Italia e Francia: Parigi richiama l’ambasciatore

“Il governo francese ha deciso di richiamare l’ambasciatore di Francia in Italia”, Christian Masset, “per consultazioni, alla luce della situazione senza precedenti”. E’ quanto si legge in una nota della portavoce del ministero degli Esteri di Parigi. “La Francia è oggetto da diversi mesi di accuse ripetute, attacchi senza fondamento, dichiarazioni oltraggiose” continua il comunicato con cui si annuncia il richiamo. “Le ultime ingerenze costituiscono una provocazione supplementare e inaccettabile” e “violano il rispetto dovuto alla scelta democratica fatta da un popolo amico ed alleato”. Esse “violano il rispetto che deve esistere tra governi democraticamente e liberamente eletti”. Inoltre, “la campagna per le elezioni europee non può giustificare la mancanza di rispetto per ogni popolo o la sua democrazia. Tutti questi atti creano una situazione seria che mette in discussione le intenzioni del governo italiano nei confronti della sua relazione con la Francia” si legge in un passaggio. “Alla luce di questa situazione senza precedenti, il governo francese ha deciso di richiamare l’ambasciatore francese in Italia per le consultazioni – si legge -. La Francia invita l’Italia ad agire per ripristinare il rapporto di amicizia e rispetto reciproco, in linea con la nostra storia e del nostro destino comune”. “Non vogliamo litigare con nessuno, non siamo interessati alle polemiche: siamo persone concrete e difendiamo gli interessi degli italiani”, ha detto il ministro dell’Interno Matteo Salvini aggiungendo: “Disponibilissimi a incontrare il presidente Macron e il governo francese, sederci a un tavolo e affrontare, per quanto riguarda le mie competenze, tre questioni fondamentali. Stop con i respingimenti alle frontiere, risultano essere oltre 60 mila dal 2017 a oggi compresi bambini e donne abbandonate nei boschi; stop con terroristi italiani, una quindicina, condannati ma che fanno la bella vita con residenza in Francia e basta, infine, danneggiare i nostri lavoratori pendolari che sono letteralmente vessati ogni giorno alle frontiere francesi da controlli che durano ore”. “Noi siamo pronti e disponibili con spirito costruttivo a voltare pagina per il bene del nostro popolo”, ha concluso il leader leghista. “Io non voglio litigare con nessuno, però negli ultimi due anni, al confine tra Italia e Francia, i signori generosi e accoglienti ci hanno rispedito 60mila immigrati e da decenni ospitano 15 terroristi che dovrebbero essere in galera in Italia – ha poi detto Salvini tra gli applausi dei tanti arrivati in piazza a Pianella per ascoltare il suo comizio – La smettano di ospitare questi delinquenti, la smettano di rispedirci indietro i clandestini e torneremo a parlare con tutti. Faccio bene? La risposta ai francesi arriva da questa piazza”. “Il mio incontro come capo politico del Movimento 5 Stelle, con esponenti dei Gilet Gialli e con alcuni candidati della lista Ric è pienamente legittimo. E rivendico il diritto di dialogare con altre forze politiche che rappresentano il popolo francese”, afferma in un lungo post su Facebook il vicepremier e ministro Luigi Di Maio. “Così come En Marche, il partito di governo francese, è alleato in Europa con il Pd, partito d’opposizione in Italia – scrive Di Maio – così il Movimento 5 Stelle incontra una forza politica di opposizione al Governo francese (Ric). Sono europeista. Ed essere in un’Europa senza confini, significa libertà anche per i rapporti politici non solo per lo spostamento delle merci e delle persone”. “Per me quell’incontro non rappresenta una provocazione nei confronti del governo francese attuale – sottolinea Di Maio tornando sull’incontro di lunedì scorso – ma un importante incontro con una forza politica con cui condividiamo tante rivendicazioni a partire dall’esigenza della democrazia diretta per dare maggiori poteri ai cittadini”.
“Il popolo francese è nostro amico e nostro alleato – continua il vicepremier – Il Presidente Macron si è più volte scagliato contro il governo italiano per motivi politici in vista delle europee. Questo non ha mai intaccato il sentimento di amicizia che lega i nostri Paesi e mai lo farà”. “Il governo italiano – prosegue Di Maio – applica sempre il principio di non ingerenza negli affari interni di un altro Paese e questo vale anche per la Francia. Saranno i francesi a valutare l’operato del loro governo”.
Redazione
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