venerdì, Aprile 19, 2024

Sulla Tav nessun passo indietro di Salvini. Anche il referendum resta una opzione

 “Il ragionamento che faremo da persone di buon senso è: se mi costa la stessa cifra finire opera o tornare indietro…”. Intervistato a Radio anch’io (Rai1) Matteo Salvini torna a esprimersi a favore della Tav. “Togliere un milione di tir dalle autostrade, dimezzare i tempi, ridurre i tempi per pendolari: mi sembra sia chiaro dove sta la ragione. Ma non intendo imporre niente a nessuno”.

“Nel contratto di Governo c’era la revisione dell’opera: ci sono alcuni passaggi superati, alcuni costi e sprechi si possono tagliare, ad esempio le megastazioni, si può risparmiare fino a un miliardo di euro. Si possono risparmiare soldi da destinare magari alla metro di Torino e ai pendolari”. Un referendum se il Governo non decidesse? “Sì, se non ci fosse un accordo: è un’opera che non interessa solo i torinesi: meno caos, meno inquinamento, meno incidenti, meno costi per imprese e famiglie. Ne parleremo quando avremo i numeri in mano”. Poi Salvini è intervenuto anche sulle spinte autonomiste di alcune Regioni: “Il Paese oggi è spaccato. Chiedete ai calabresi e ai campani ad esempio come sono gli ospedali. Spendendo i soldi più vicino a dove vengono pagate le tasse è più difficile rubare, sprecare, spendere troppo o spendere male. Penso alla gestione della scuola, più vicina ai territori. La gestione centralizzata ha danneggiato tutti, da Nord a Sud. In questi 8 mesi con M5s abbiamo trovato l’accordo su tanto e continueremo a farlo”, ha aggiunto circa possibili divergenze.

Poi in merito al caso Diciotti: “Tutti leggano le carte, non chiediamo favori e aiutini a nessuno. Ricordo che non si voterà se Salvini è colpevole o innocente. Bisognerà capire se l’ho fatto nell’interesse del Paese”, ha affermato Salvini.

Infine sulla situazione economica del nostro Paese: “Non amo parlare di chi non ha beccato le previsioni negli ultimi dieci anni. Secondo noi succederà il contrario, se metti nelle tasche degli italiani 20 miliardi di euro, l’economia va indietro o va avanti? L’anno prossimo vedremo se avevano ragione noi o gli economisti”.

Redazione
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