sabato, Aprile 20, 2024

Accesso a documenti, dati e informazioni: Assemblea Capitolina approva proposta su nuovo regolamento unico

Facilitare l’accesso alle informazioni e garantire la massima trasparenza dell’azione amministrativa, anche grazie al digitale. È la finalità della proposta per un nuovo regolamento sull’accesso a informazioni, dati e documenti dell’Amministrazione, approvata dall’Assemblea Capitolina con 26 voti a favore, 5 astenuti e un solo contrario. Il testo, approdato in aula dopo i pareri dei Municipi, regolamenta tutte le diverse modalità di accesso alla documentazione amministrativa garantite dal legislatore, introducendo per la prima volta nella storia di Roma Capitale il diritto degli amministratori capitolini e municipali ad avere accesso diretto al sistema informatico di gestione documentale del Comune, in modo che possano acquisire senza l’intermediazione degli uffici ogni documento ritenuto utile per l’espletamento del mandato elettorale. Per i cittadini è prevista la possibilità di effettuare in autonomia le copie dei documenti richiesti attraverso l’uso di apparati digitali, senza pagare i diritti di copia, evitando così lo spreco di carta e alleggerendo allo stesso tempo il lavoro degli uffici. “Il nuovo regolamento abroga il precedente del 2003 e introduce una disposizione di portata rivoluzionaria sotto il profilo della trasparenza: ogni consigliere potrà accedere con proprie credenziali alla documentazione in qualsiasi momento”, commenta l’assessora a Roma Semplice Flavia Marzano. “Ulteriore novità introdotta dalla Commissione Roma Capitale, Statuto e Innovazione Tecnologica presieduta da Angelo Sturni – che ringrazio per il grande lavoro in sinergia – è la pubblicazione sul portale istituzionale di tutte le proposte di deliberazione dell’Assemblea Capitolina e dei Consigli municipali, già nel momento in cui esse sono iscritte all’ordine del giorno delle sedute. Il nuovo regolamento unico è poi finalizzato a garantire trasparenza e tutela del ruolo della stampa:  si evita la possibilità che i dirigenti capitolini possano adottare provvedimenti di rigetto sulla base di mere valutazioni di opportunità in relazione a presunti danni d’immagine per l’amministrazione derivanti dall’ostensione dei documenti o dati richiesti. Infatti si responsabilizza il personale dirigente, rispetto alle richieste di accesso che provengano da organi di stampa, a “verificare con la massima cura la veridicità e l’attualità dei dati e dei documenti rilasciati, onde evitare che il dibattito pubblico si fondi su informazioni non affidabili o non aggiornate”. “La trasparenza è un punto essenziale. In questo senso, la Commissione Roma Capitale, Statuto e Innovazione Tecnologica ha prodotto alcuni emendamenti con la partecipazione di maggioranza e opposizione”, spiega il presidente della medesima Commissione, Angelo Sturni. “Il regolamento è stato così arricchito con due punti in particolare: il primo riguarda la pubblicazione del testo integrale di alcune categorie di proposte di deliberazione che hanno iniziato il loro iter. Si tratta di una misura che la cittadinanza richiedeva da tempo. Il secondo punta a una norma per facilitare e promuovere i dati in formato aperto. Open data anche per le attività politiche, come ad esempio il numero di presenze in Aula o le votazioni in Assemblea Capitolina sui provvedimenti. Dobbiamo fare in modo che la cittadinanza conosca in modo chiaro quali siano gli atti e le attività portate avanti dai consiglieri capitolini nel concreto”.
Redazione
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