venerdì, Marzo 29, 2024

Firenze, arresti domiciliari per i genitori di Matteo Renzi. L’accusa: bancarotta fraudolenta

Arresti domiciliari per i genitori di Matteo Renzi. A quanto si apprende, sono bancarotta fraudolenta ed emissione e utilizzazione di fatture per operazioni inesistenti i reati contestati al padre e alla madre dell’ex premier, Tiziano Renzi e Laura Bovoli, finiti ai domiciliari in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Firenze ed eseguita dalla Guardia di Finanza del capoluogo toscano. Ai domiciliari anche un imprenditore di Campo Ligure, in provincia di Genova. A quanto si apprende, inoltre, gli arresti domiciliari sono stati disposti nell’ambito di un nuovo filone di indagine scaturito da una delle indagini che sta conducendo la procura fiorentina per presunta bancarotta.
La misura cautelare con l’accusa di bancarotta fraudolenta e false fatturazioni è stata applicata dal Gip, su richiesta della Procura, nell’ambito di una nuova inchiesta per il fallimento di tre cooperative: si tratta di aziende collegate alla società di famiglia dei coniugi “Eventi 6”. Nella stessa inchiesta è stato arrestato anche il vicepresidente di una delle cooperative, l’imprenditore Mariano Massone di Campo Ligure: i tre finiti ai domiciliari sono accusati di aver provocato “dolosamente” il fallimento le tre cooperative dopo averne svuotato le casse. Il prossimo 4 marzo, intanto, per i genitori dell’ex premier si apre il processo nel quale sono imputati, insieme all’imprenditore Luigi Dagostino, amministratore della Tramor all’epoca dei fatti, per emissione di fatture false in relazione a due operazioni, una da 20.000 e un’altra da 140.000 euro più Iva, relative a studi di fattibilità commissionati da Tramor srl, società di gestione dell’outlet della moda ‘The Mall’ di Reggello, alle società dei Renzi, Party ed Eventi 6, nel 2015; fatture che, secondo la Procura, sono inesistenti. Dopo la notizia l’ex premier ha annullato l’impegno pubblico per la presentazione del suo nuovo libro al circolo della stampa di Torino e ha fatto rientro a Firenze “per una grave vicenda personale. Da circa un’ora mio padre e mia madre sono ai domiciliari” scrive Renzi su Facebook, dicendosi “impaziente di assistere al processo”. E ancora: “Ho molta fiducia nella giustizia italiana e penso che tutti i cittadini siano uguali davanti alla Legge”. “Sono impaziente di assistere al processo. Perché chi ha letto le carte mi garantisce di non aver mai visto un provvedimento così assurdo e sproporzionato. Mai. Adesso chi crede nella giustizia aspetta le sentenze. Io credo nella giustizia italiana e lo dico oggi, con rispetto profondo, da servitore dello Stato” prosegue Renzi. “Arriveranno le sentenze – rimarca il senatore Pd – e vedremo se questi due cittadini settantenni, incensurati, sono davvero i pericolosi criminali che meritano – oggi, casualmente proprio oggi – questo provvedimento. Arriveranno le sentenze e misureremo la credibilità delle accuse. Arriveranno le sentenze e vedremo chi è colpevole e chi no”. E “da rappresentante delle Istituzioni difendo lo Stato di diritto e chiedo a tutti di credere nella giustizia. Da figlio – aggiunge – sono dispiaciuto per aver costretto la mia famiglia e le persone che mi hanno messo al mondo a vivere questa umiliazione immeritata e ingiustificata”. “Se io non avessi fatto politica, la mia famiglia non sarebbe stata sommersa dal fango. Se io non avessi cercato di cambiare questo Paese i miei oggi sarebbero tranquillamente in pensione. Dunque – prosegue Matteo Renzi – mi sento responsabile per il dolore dei miei genitori, dei miei fratelli, dei miei figli e dei miei nipoti. I dieci nipoti sanno però chi sono i loro nonni. Sanno che possono fidarsi di loro. E sanno che ciò che sta avvenendo è profondamente ingiusto”. “Voglio che sia chiaro a tutti che io non mollo di un solo centimetro. La politica non è un vezzo personale ma un dovere morale”. E ancora: “Se qualcuno pensa che si possa utilizzare la strategia giudiziaria per eliminare un avversario dalla competizione politica sappia che sta sbagliando persona – dice l’ex premier -. Non ho mai avuto così tanta voglia come stasera di combattere per un Paese diverso e per una giustizia giusta”. Matteo Renzi terrà una conferenza stampa martedì in Senato alle 16. “Mai vista una cosa del genere: arresti domiciliari a due persone prossime ai 70 anni per fatti asseritamente commessi al più tardi nel 2012”. Così l’avvocato Federico Bagattini, legale dei genitori dell’ex presidente del Consiglio. “Ci riserviamo ogni valutazione sul merito alla lettura completa delle carte”. “Sono cose che in un Paese civile non accadrebbero” dice Silvio Berlusconi a ‘Quarta Repubblica’, parlando dell’arresto. Credo che “umanamente sia molto addolorato e che pensi che se lui non avesse fatto politica questo non sarebbe accaduto” aggiunge. E’ “una cosa dolorosa che non sarebbe accaduta se la sinistra avesse accettato di realizzare la nostra riforma della giustizia, che è assolutamente urgente”. “Non festeggio per gli arresti, non commento le sentenze” dice invece Matteo Salvini a ‘Il Post’ del Tg2. “Altri vorrebbero vedermi sotto processo… io festeggio quando si arrestano i mafiosi, i ladri, i terroristi, i delinquenti. Quando arrestano i genitori di un avversario politico, io non festeggio” “A differenza di come mi dipingono non sono uno che festeggia le manette: anche di fronte ai genitori di Renzi mantengo una olimpica imperturbabilità” dice poi Marco Travaglio, direttore del ‘Fatto Quotidiano’, giornale in prima linea nelle inchieste sulla famiglia dell’ex premier.
Redazione
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