giovedì, Aprile 18, 2024

Il Gip sugli arresti ai coniugi Renzi: “Fatti non occasionali. Unico programma criminoso”

“I fatti per cui si procede non sono occasionali e si inseriscono in un unico programma criminoso in corso da molto tempo, realizzato in modo professionale con il coinvolgimento di numerosi soggetti nei cui confronti non e stata avanzata richiesta cautelare e pervicacemente portato avanti anche dopo l’inizio delle indagini”. Lo scrive il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Firenze, Angela Fantechi, nell’ordinanza che dispone gli arresti domiciliari anche per Tiziano Renzi e Laura Bovoli, genitori dell’ex premier Matteo Renzi.

“Nei confronti degli indagati non è, allo stato, ipotizzabile la concessione della sospensione condizionale della pena attesa la gravita concreata dei reati per cui si procede e la loro esecuzione in un contesto temporale rilevante. Con riferimento alla posizione di Renzi Tiziano e Bovoli Laura – scrive ancora il gip – sono poi in evidenza condotte volontarie realizzate non per fronteggiare una contingente crisi di impresa, quanto piuttosto di condotte imprenditoriali finalizzate a massimizzare il proprio profitto personale con ricorso a strategie di impresa che non potevano non contemplare il fallimento delle cooperative”.

Durissima poi la presa di posizione dell’ex Premier, Matteo Renzi:

“Se io non avessi fatto politica, la mia famiglia non sarebbe stata sommersa dal fango. Se io non avessi cercato di cambiare questo paese i miei oggi sarebbero tranquillamente in pensione. Ma voglio che sia chiaro a tutti che io non mollo di un solo centimetro. La politica non è un vezzo personale ma un dovere morale. Se qualcuno pensa che si possa utilizzare la strategia giudiziaria per eliminare un avversario dalla competizione politica sappia che sta sbagliando persona. E comunque, “ho molta fiducia nella giustizia italiana – dice – e penso che tutti i cittadini siano uguali davanti alla legge. Dunque sono impaziente di assistere al processo. Perché chi ha letto le carte mi garantisce di non aver mai visto un provvedimento così assurdo e sproporzionato”.

“Adesso chi crede nella giustizia aspetta le sentenze. Io credo nella giustizia italiana e lo dico oggi, con rispetto profondo, da servitore dello Stato”, prosegue.

“Mi sento responsabile per il dolore dei miei genitori, dei miei fratelli, dei miei figli e dei miei nipoti. I dieci nipoti sanno però chi sono i loro nonni. Sanno che possono fidarsi di loro. E sanno che ciò che sta avvenendo è profondamente ingiusto”, scrive ancora Renzi, che tuttavia aggiunge: “Non ho mai avuto così tanta voglia come stasera di combattere per un Paese diverso e per una giustizia giusta”.

Redazione
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