venerdì, Marzo 29, 2024

Piazza Almirante, l’ANPI: “Vogliamo conoscere le motivazioni della decisione della Prefettura”

 

Con grande costernazione abbiamo appreso dai media locali che la Prefettura di Roma ha rilasciato al Comune di Ladispoli il nulla osta all’intitolazione della Piazza Grande a Giorgio Almirante. Nel rispetto delle Istituzioni non ci avventureremo sul sentiero sterile delle facili insinuazioni di ipotetiche pressioni politiche su questa concessione, ma per chiarezza vorremmo conoscere le motivazioni che hanno indotto la Prefettura ad optare per il sì nonostante la mole dei pareri contrari scaturiti dalla città e regolarmente depositati presso tutte le sezioni prefettizie addette alla toponomastica. Una opposizione che ha unito semplici cittadini, associazioni, forze politiche e comunità ebraica. Il nulla osta recita “sentito il parere della Società Romana Storia Patria”, organismo competente per la valutazione delle richieste di intitolazioni secondo l’iter procedurale. Iter corretto, ma nel merito ci adopereremo per conoscere sulla base di quali parametri l’organismo in questione si è pronunciato nei confronti di un personaggio controverso, per usare un eufemismo, ex Repubblica di Salò, fondatore e segretario per anni di un partito di ispirazione fascista come il MSI, quale appunto Giorgio Almirante. Alessandro Grando più volte sollecitato in quanto Sindaco di tutti a ripensare l’intitolazione e ad ascoltare chi suggeriva nomi alternativi ad Almirante, nomi rappresentativi della storia della Città, è caduto nella trappola della nostalgia antistorica. Non ha colto il desiderio di partecipazione dei suoi concittadini – evidenziato sui social e ripreso dalla stampa – anche in un’ottica di cambiamento che poteva essere organizzato dallo stesso Comune. In un momento in cui antisemitismo, intolleranza razziale e istigazione all’odio serpeggiano ovunque, anziché optare per una linea distensiva,, ha preferito proseguire provocatoriamente nell’intitolazione ad un personaggio il cui nome è indissolubilmente legato alle leggi razziali del ventennio fascista. Leggi che causarono morte e sofferenza in Italia alla comunità ebraica e a tutti coloro considerati non appartenenti alla razza ariana. Già in prima battuta a seguito della mozione del Consigliere Ardita, il Sindaco Grando con un certo sarcasmo dichiarò che avrebbe invitato la Sindaca di Roma Virginia Raggi alla intitolazione ad Almirante mentre la stessa bocciava tale ipotesi per la Città Eterna e si preoccupava di cambiare nome a tutte quelle strade intitolate ad esponenti del ventennio Mussoliniano. Chi verrebbe a Ladispoli, l’on. Giorgia Meloni? Da più parti è scaturita spontaneamente la proposta di intitolare la Piazza Grande allo sfortunato ragazzo ucciso a Ladispoli, ovvero Marco Vannini per il quale l’intera città si è mobilitata al grido “Giustizia e verità per Marco”. Non sta a noi dare nominativi per le intitolazioni, ma umanamente ci sentiamo vicini a questa proposta che in qualche modo attesta la volontà di non dimenticare una vittima per mano omicida e una giustizia che non sempre condanna i colpevoli come vorremmo.

ANPI Ladispoli Cerveteri

Sezione Domenico Santi

Redazione
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