martedì, Aprile 23, 2024

Repubblica Domenica, arrestati dalla polizia cinque latitanti italiani per reati sessuali, truffa e bancarotta

La Polizia di Stato ha catturato nella Repubblica Dominicana tre latitanti che si erano sottratti a una condanna per reati sessuali e che rientrano oggi in Italia grazie ad un’operazione condotta dai poliziotti del servizio centrale operativo, della squadra mobile di Brescia e del servizio per la cooperazione internazionale di Polizia, con la collaborazione della polizia locale. Il viaggio nella Repubblica Dominicana ha consentito ai poliziotti italiani di catturare anche altri due latitanti destinatari di condanne per reati contro il patrimonio. L’attività investigativa si inserisce nell’ambito del progetto ‘Wanted 3’, promosso dalla Direzione Centrale Anticrimine della Polizia di Stato per rintracciare i soggetti che, per sfuggire all’esecuzione di provvedimenti restrittivi, si danno alla latitanza sia in Italia che all’estero. Questo risultato è stato, inoltre, reso possibile dalla collaborazione tra la Polizia di Stato italiana e quella della Repubblica Dominicana, realizzata attraverso il servizio per la cooperazione internazionale di Polizia. I cinque arrestati sono partiti dall’aeroporto ‘Las Americas’ di Santo Domingo e rientreranno oggi in Itali a.
“Dopo i quattro latitanti rintracciati pochi giorni fa a Tenerife e già rientrati in Italia, la Polizia di Stato ha arrestato altre cinque persone a Santo Domingo (tre sono state condannate per reati sessuali e due per reati contro il patrimonio). Stanno facendo rientro in Italia e finiranno in galera”, sottolinea commentando la notizia il ministro dell’Interno, Matteo Salvini. “Complimenti alla Polizia: la missione a Santo Domingo doveva riportare nelle galere italiane tre criminali condannati per reati sessuali ma i nostri poliziotti hanno scovato due delinquenti in più. È un’ottima notizia. Pochi giorni fa la Polizia aveva arrestato quattro latitanti a Tenerife: erano scappati in Spagna dopo essere stati condannati per droga. Questi successi, – osserva ancora – oltre al caso di Cesare Battisti, confermano la nostra determinazione: nessun delinquente può sentirsi tranquillo, in Italia o nel resto del Mondo. E non ci fermiamo qui”. Cinque i latitanti, condannati in via definitiva, catturati. Si tratta di Salvatore Buonanno, 42 anni, di Caserta, era ricercato dal 2014 per una condanna ad una pena di 8 anni e 6 mesi di reclusione per reati di lesioni personali, violenza sessuale e violenza sessuale di gruppo in concorso, commessi nella sua provincia. L’uomo, che gestiva una pizzeria nella città di Santiago, è stato catturato per strada a Costanza, a circa 30 Km dalla città di Santo Domingo, senza opporre alcuna resistenza, forse convinto che la Polizia italiana non l’avrebbe cercato fin là. Lucio Galli, 72 anni, di Brescia, ricercato dal 2014 dovendo espiare la pena di 8 anni e 10 mesi di reclusione per reati sessuali commessi con minori, alcuni dei quali alla prostituzione. E’ stato catturato a Valle Verde a La Romana. L’attività investigativa è stata coordinata dalla Procura di Brescia e il latitante è stato rintracciato grazie ad una donna dominicana che aveva ricevuto una somma di denaro proveniente dall’Italia dal latitante. Nonostante le disponibilità economiche, Galli conduceva uno stile di vita molto riservato, cambiando spesso abitazione e affittando appartamenti in zone degradate per non dare nell’occhio e accompagnandosi sempre con giovani donne. Massimo Ferrari, 53 anni, di Milano, ricercato dal 2017 per una condanna a 6 anni e 6 mesi di reclusione per violenza sessuale, è stato catturato per strada, in Plaza Milano di Las Terrenas, nei pressi della pizzeria dove lavorava. Decisive per i poliziotti italiani le analisi sui social network usati da Ferrari che ha anche precedenti per rapina, lesioni personali, sequestro di persona ed estorsione. Il viaggio nella Repubblica Dominicana ha consentito ai poliziotti italiani di catturare altri due latitanti destinatari di condanne per reati contro il patrimonio. Mauro Nadalin, 56 anni, di Pordenone, imprenditore ricercato dal 2016 per una condanna a 10 anni di reclusione per bancarotta fraudolenta, truffa ed appropriazione indebita. E’ stato catturato a Santo Domingo, ove lavorava come imbianchino, mostrando i suoi lavori sui profili Instagram e Facebook. I poliziotti hanno organizzato un incontro con la scusa di eseguire lavori edili e l’hanno arrestato. Nadalin, come amministratore della Nadalin Colors, dichiarata fallita dal Tribunale di Pordenone, aveva distratto beni della società, non pagando i contributi dei dipendenti. Abele Chiarolini, 78 anni, di Brescia, condannato a 10 anni di reclusione per bancarotta fraudolenta, imprenditore nel settore alberghiero, è stato catturato a Boca Chica, dove gestiva un hotel. Ha precedenti per reati di falso, ricettazione, riciclaggio, abuso d’ufficio.
Redazione
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