giovedì, Aprile 18, 2024

Il Ppe sospende “Fidesz”, il partito guidato da Viktor Orban

Fidesz, il partito guidato da Viktor Orban, “sarà sospeso con ef‎fetto immediato e fino a nuovo ordine” dopo la votazione nell’assemblea del Ppe, con 190 voti a favore e tre contrari. Lo annuncia su Twitter il presidente del Ppe Joseph Daul. “Eravamo pronti a lasciare il partito, se la fazione di sinistra del gruppo avesse vinto e se non fosse stato trovato un compromesso – ha sottolineato Orban in conferenza stampa a Bruxelles -. Penso che non volessero che uscissimo, alla fine: la maggioranza dei partiti del Ppe non credeva fosse loro interesse che un partito così forte lasciasse il gruppo”. “Durante l’incontro – ha aggiunto Orban – avevo una lettera in cui era già scritto che saremmo usciti. Se non avessimo avuto questo compromesso, avrei lasciato il Ppe oggi: avevo un testo pronto. Tuttavia, è stato trovato un compromesso. Siamo uno dei partiti più forti del Ppe: abbiamo vinto quattro elezioni con largo margine. E’ davvero buffo il fatto che un partito così forte corra il rischio di essere espulso dal gruppo. Ci vuole rispetto reciproco: se non veniamo rispettati, allora semplicemente ce ne andremo”. “Non avrei avuto alcun problema – ha spiegato – a dire a Joseph Daul (presidente del Ppe, ndr) che da oggi non eravamo più membri del Ppe”. La domanda “più eccitante” ed “importante” che ci si possa fare oggi è “che tipo di coalizione verrà proposta dal Ppe” nella prossima legislatura. Ma è una domanda cui non si può rispondere “prima del voto”, anche per mantenere l’unità del Ppe durante “la campagna elettorale” ha rimarcato il premier ungherese rispondendo a una cronista che gli chiedeva se si batterà per formare una coalizione con la destra nel Parlamento Europeo. “Non è il mio mestiere qualificare le domande – ha detto Orban – ma penso che questa sia la domanda più importante. Tutti sanno che dietro tutto questo c’è una questione aperta: dopo le elezioni europee, che tipo di coalizione verrà proposta dal Ppe? Andare verso sinistra, con i Verdi, i Liberali eccetera oppure tentare di trovare partner a destra? Questa è la domanda più eccitante. Ma il problema è che, senza sapere l’opinione del popolo e il risultato delle elezioni, non possiamo prendere una decisione su questo”. “Non possiamo trascurare – ha continuato Orban – la volontà del popolo e il voto popolare. Ma i politici sono come i centrocampisti nel campo di calcio: sono sempre avanti di due o tre passi. E lei ha ragione: nella testa di tutti aleggia questa domanda. Ma se si vuole mantenere l’unità durante la campagna elettorale, questa domanda non dovrebbe essere posta, né dovrebbe essere data una risposta. Ecco perché – ha sottolineato – non posso rispondere a questa domanda”. “La buona notizia è che l’unità all’interno del Ppe è stata preservata: è stata presa una buona decisione – ha concluso il premier ungherese -. Possiamo organizzare una campagna forte, possiamo continuare a sostenere Manfred Weber come Spitzenkandidat per il Ppe. E’ stata la decisione giusta, perché abbiamo tenuto aperte tutte le strade per il Ppe e per il nostro partito”.
Redazione
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