venerdì, Aprile 19, 2024

Milano, l’autista Ousseynou Sy resta in carcere, “Potrebbe colpire ancora”

C’è il “rischio di reiterazione del reato”. E’ quanto si evidenzia nelle esigenze cautelari contenute nella richiesta di custodia cautelare in carcere di Ousseynou Sy, l’autista di origine senegalese arrestato dopo aver dirottato un bus con a bordo 51 studenti di una scuola media di Crema, si evidenzia il “rischio di reiterazione del reato”. E’ quanto emerge nel provvedimento firmato dai pm Alberto Nobili e Luca Poniz titolari dell’inchiesta per sequestro di persona e strage. Da fonti della procura si esclude, come riferito invece da qualche studente, che il 47enne – che sarà ascoltato nel pomeriggio – avesse già tentato di realizzare il piano qualche giorno prima. Secondo gli investigatori sarebbe stato Ousseynou Sy ad appiccare le fiamme all’interno dell’autobus. A rafforzare questa tesi accusatoria, diversi testimoni riferiscono che aveva un accendino, anche le ustioni che il 47enne ha riportato alle mani. L’uomo sarà ascoltato dal gip di Milano Tommaso Perna nel carcere di San Vittore. Difeso dall’avvocato Davide Lacchini, deve rispondere di strage, sequestro di persona e incendio, reati contestati con l’aggravante del terrorismo data la gravità dell’episodio. L’autista si è da subito difeso, davanti ai magistrati, sostenendo che non avrebbe mai fatto del male a nessuno e che si è trattato solo di un “gesto eclatante” per portare l’attenzione dell’opinione pubblica “sui morti nel Mediterraneo”. Il gip ha tempo 48 ore dall’interrogatorio per convalidare l’arresto.
Redazione
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