venerdì, Aprile 26, 2024

Siria, l’ultima roccaforte dell’Isis a Baghuz è stata liberata dalle forze curde appoggiate dagli Usa

L’ultima roccaforte dello Stato Islamico in Siria, Baghuz, è stata liberata. Lo ha annunciato Mustafa Bali, portavoce delle Forze democratiche siriane (Sdf), le milizie curde appoggiate dagli Stati Uniti. “Le Forze democratiche siriane dichiarano la totale eliminazione del cosiddetto califfato e la sconfitta territoriale al 100 per cento dell’Isis. In questo giorno unico, commemoriamo migliaia di martiri i cui sforzi hanno reso possibile la vittoria”, ha annunciato Bali su Twitter.
L’annuncio di oggi mette fine a quasi cinque anni di guerra contro lo Stato Islamico in Siria e in Iraq. Nelle scorse settimane, le milizie curde avevano dato inizio alla battaglia finale per espellere l’Is dalla sua ultima roccaforte di Baghuz, dopo l’evacuazione di migliaia di civili e la resa dei combattenti dello Stato Islamico nell’area.
L’Is aveva raggiunto la sua massima espansione territoriale nell’estate del 2014, con la conquista di Mosul, nel nord dell’Iraq e la proclamazione del cosiddetto “califfato”. Baghuz, situata sul fiume Eufrate, nell’est della Siria e in prossimità del confine iracheno, in una zona ricca di risorse energetiche, era l’ultimo territorio di rilievo in mano allo Stato Islamico, che per anni ha mantenuto il controllo di ampie fette di territorio in entrambi i Paesi. Le forze curde-siriane hanno avuto un ruolo chiave nella sconfitta dell’Is, riconquistando gran parte del territorio in mano allo Stato Islamico, compresa l’ex ‘capitale’ Raqqa. “Questo è un momento storico, che abbiamo atteso insieme alla comunità internazionale”. Così Abdel Kareem Umer, il capo delle relazioni internazionali delle Forze democratiche siriane (Sdf), commenta all’agenzia dpa la conquista di Baghuz. “Questo non significa che abbiamo messo fine al terrorismo e a Daesh”, aggiunge, usando l’acronimo arabo dell’Is. “Abbiamo messo fine a Daesh dal punto di vista militare, abbiamo messo fine al loro stato. Daesh ha ancora cellule dormienti e la loro ideologia esiste ancora nell’area sulla quale hanno governato per anni”, ha aggiunto Umer.
Redazione
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