giovedì, Marzo 28, 2024

Fosse Ardeatine: Raggi, memoria fondamento di un futuro consapevole e democratico

Commemorato a Roma il 75° anniversario dell’eccidio delle Fosse Ardeatine del 1944 quando i nazisti, per rappresaglia contro l’attacco partigiano di via Rasella, uccisero 335 italiani, in gran parte civili. Al Mausoleo delle Fosse Ardeatine, il presidente Mattarella ha deposto una corona per i 335 morti. Presenti anche il premier Conte, la ministra della Difesa Trenta, i presidenti di Camera e Senato Fico e Casellati, la sindaca Raggi e il governatore Zingaretti. Il capo dello Stato ha poi visitato il Sacrario

Dunque Fosse Ardeatine, anno 75esimo. La commemorazione si è tenuta questo lunedì nel sacrario, dove si trovava una delle cave di tufo abbandonate in cui i nazisti nascosero i corpi dei 335 italiani uccisi da loro e dai loro compari fascisti con un colpo di pistola alla nuca per rappresaglia contro l’attentato di via Rasella. Alle 11 in quel luogo che dice a tutti, come fece Primo Levi, “Meditate che questo è stato”, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, le maggiori cariche dello Stato, l’Associazione Famiglie delle Fosse Ardeatine, l’Anfim, l’Anpi.

Il 24 marzo 1944 dieci italiani per ogni tedesco ucciso a via Rasella vennero barbaramente trucidati alle Fosse Ardeatine. 75 anni dopo, il ricordo di quel giorno è ancora una ferita dolorosa nella nostra città. Ricordare le 335 vittime innocenti della follia nazista è il modo di testimoniare l’antifascismo di Roma e la difesa di ogni forma di libertà. Ricordare l’eccidio delle Fosse Ardeatine è un dovere nei confronti delle generazioni che verranno. La memoria è il fondamento di un futuro consapevole e democratico”. Lo dichiara la sindaca di Roma Virginia Raggi, che ha partecipato alla cerimonia commemorativa del 75° anniversario dell’eccidio alla presenza del Presidente della Repubblica. Poi il Presidente della Regione Lazio e segretario del Pd, Nicola Zingaretti:

“Ricordiamo il 24 marzo di 75 anni fa come una delle giornate più buie del nostro Paese. Non smetteremo mai di fare memoria, forte, diffusa, in particolare tra i giovani – afferma invece la presidente dell’Anpi, Carla Nespolo -. Non smetteremo mai di fare umanità. Dedichiamo la bellissima e preziosa Prato antifascista di ieri ai 335 martiri”.

Redazione
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