sabato, Aprile 20, 2024

L’accusa del Financial Times: “Microsoft avrebbe collaborato con i militari cinesi per accrescere la sorveglianza e la censura sul web”

Microsoft ha collaborato con un’università militare cinese su ricerche nel campo dell’intelligenza artificiale che possono essere usate per la sorveglianza e la censura. Microsoft Reserach Asia, che ha sede a Pechino, e ricercatori dell’Università Nazionale di Tecnologia per la Difesa cinese, controllata dalla Commissione Militare Centrale, l’organo di vertice delle Forze Armate guidata dal presidente cinese, Xi Jinping, sono stati co-autori di tre paper tra il marzo e il novembre dello sorso anno, scrive il Financial Times, che hanno sollevato diversi dubbi tra gli esperti per la natura della tecnologia sviluppata, il suo uso e le affiliazioni dei co-autori cinesi. Il quotidiano londinese cita un esperto di politiche cinesi sulla tecnologia, Sam Sacks, senior fellow presso il think-tank New America, secondo cui il governo cinese “sta usando queste tecnologie per costruire sistemi di sorveglianza e per la detenzione delle minoranze”. In uno dei paper citati, si parla di un metodo di intelligenza artificiale in grado di creare dettagliate mappe ambientali analizzando immagini di volti umani: la collaborazione tra ricercatori statunitensi e cinesi ha preso in considerazione anche il campo del machine reading, la comprensione automatica da parte di un computer di un testo web. Le partnership accademiche tra Cina e Stati Uniti sono sempre più nel mirino delle autorità statunitensi. La scorsa settimana il prestigioso Massachusetts Institute of Technology ha confermato la sospensione della collaborazione con i giganti della tecnologia cinese Huawei eZte, citando rischi associati alla sicurezza nazionale. Microsoft ha commentato l’articolo al Financial Times spiegando che i propri ricercatori, spesso accademici, conducono il loro lavoro con esperti in tutto il mondo. “In ogni caso, la ricerca è guidata dai nostri principi, rispetta pienamente le leggi statunitensi e locali ed è pubblicata per assicurare trasparenza in modo che chiunque possa trarne beneficio”.
Redazione
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