martedì, Aprile 16, 2024

Cinema: è morta a 84 anni l’attrice svedese Bibi Anderson, musa di molte pellicole di Ingmar Bergman

E’ morta a 84 anni l’attrice svedese Bibi Anderson, nota soprattutto per aver lavorato in molto straordinari film del regista Ingmar Bergman. Nel corso della sua lunga carriera ha vinto numerosi premi e il suo talento recitativo è considerato dalla critica internazionale come uno dei più significativi in ambito europeo.
Berit Elizabeth Andersson nasce l’11 novembre 1935 a Kungsholmen (Stoccolma). Dal 1949 al 1951 lavora in ambito cinematografico affrontando parti minori. All’età di sedici anni, nel 1951, sul palcoscenico del teatro di Malmö viene scoperta dal regista Ingmar Bergman, che le offre una parte in uno spot pubblicitario per il detergente Bris. Nel 1953 debutta sul grande schermo con il film Dumbom diretto da Nils Poppe, dove interpreta Elvira, un’artista del circo. L’anno successivo, il 1954, recita nel film di Torgny Wickman En nott pa Glimmingehus. L’esperienza cinematografica va di pari passo con gli studi per diventare attrice: dal 1954 al 1956, infatti, frequenta la Royal Dramatic Theatre School e la Terserus Drama School. Nel 1955 torna a lavorare con Bergman, dopo la prima collaborazione del 1951, nel film Sorrisi di una notte d’estate dove interpreta un piccolo ruolo. È l’inizio di una collaborazione che durerà fino al 1994. Nel 1956 entra a far parte della ristretta cerchia di attori di Bergman al teatro di Malmö (Malmö Stadsteater), di cui il regista è stato direttore nel 1950. Nel biennio successivo, 1957-1958, Bergman le affida numerosi ruoli in film di rilievo quali Il settimo sigillo (1957), Il posto delle fragole (1957) e Alle soglie della vita (1958), in cui l’interpretazione di una ragazza madre le vale la nomination come miglior attrice al festival di Cannes. Nel 1962 al Teatro drammatico reale interpreta il dramma Dopo la caduta di Arthur Miller, ispirato al matrimonio fallito dello scrittore con Marilyn Monroe. L’anno successivo è una giovane moglie nella produzione bergmaniana Who’s Afraid of Virginia Woolf? (1963) e nel frattempo vince l’Orso d’argento per la migliore attrice al Festival di Berlino per l’interpretazione nel film L’amante. Nel 1965 fa il suo debutto cinematografico negli Stati Uniti con il film Duello a El Diablo di Ralph Nelson, in cui interpreta Ellen Grange, una giovane donna violentata da un indiano Apache. Prosegue la sua collaborazione con Bergman che nel 1966 le affida la parte principale (l’infermiera Alma) nel film Persona, insieme a Liv Ullmann. Grazie a Persona l’anno successivo viene premiata al festival del cinema svedese con un Guldbaggecome miglior attrice. Tra il 1966 e il 1973, oltre a collaborare con Bergman (in film quali Passione, L’adultera e Scene da un matrimonio), lavora anche con John Huston nel film Lettera al Kremlino (1970) e nel 1973 debutta sul palcoscenico di Broadway nell’opera Full Circle. Nel 1974 appare nella versione per la NBC di Dopo la caduta di Arthur Miller. Nel 1987 ha una piccola parte nel film premio Oscar Il pranzo di Babette di Gabriel Axel, dove recita accanto a Jarl Kulle, altro attore bergmaniano. Nel 1980 si cimenta nella direzione con la produzione del film di Sam Shepard True West e con quello di Suzanne Brøgger After the Orgy. Nel 2005 interpreta, sul palco di Antibes, un monologo ispirato alla nobildonna svedese Magdalena Rudenschold.
Redazione
Redazione
La nostra linea editoriale è fatta di format innovativi con contenuti che spaziano dalla politica allo sport, dalla medicina allo spettacolo.

Articoli correlati

Ultimi articoli