“La nostra scelta può o meno piacere, la nostra gestione magari non è perfetta, possiamo essere stati più o meno veloci nel rientro del debito della Capitale e nel merito della scelta politica. Io, però, l’impegno assunto in Campagna elettorale di ridurre il debito della Capitale me lo sono preso ed è un fatto che abbiamo preso il bilancio che aveva dei tempi di pagamento dei fornitori a 57 giorni e oggi siamo a 35, abbiamo messo in sicurezza Atac e abbiamo centrato gli obiettivi che avevamo di fronte su tutti e tre i pilatri del debito: quello ante 2008, quello post gestione commissariale e la gestione ordinaria”. A rivendicare i risultati raggiunti l’assessore al Bilancio della Giunta Raggi Gianni Lemmetti che ha illustrato in Aula Giulio Cesare i dati-cardine del Rendiconto 2018, oggi all’approvazione dell’Assemblea capitolina, e ha replicato agli interventi dell’opposizione. Rispetto a quanto messo a disposizione dal Campidoglio per i Municipi, anche quest’anno ci sono degli avanzi non spesi: circa il 37% dello stanziamento complessivo mentre nel 2017 si era al 19%. Centrati, invece, tutti gli obiettivi di rientro del debito: “sulla gestione ordinaria – ha spiegato Lemmetti – siamo scesi da 1,3 miliardi a 700 milioni. Il debito storico, accertato nel 2014 a 853 milioni, doveva diminuire di 28 milioni l’anno fino al 2044, e invece nel 2018, a fronte di un disavanzo massimo consentito di 638 milioni, abbiamo registrato un surplus che, sommato a quanto restituito dei due anni precedenti, ci ha consentito di battere il benchmark di oltre 156 milioni d euro. Non vuol dire non spendere – ha concluso Lemmetti – ma avere soldi buoni da spendere per la città”.
