sabato, Aprile 27, 2024

Napoli, operata la bimba ferita in una sparatoria. E’ gravissima

Sono “estremamente gravi” le condizioni cliniche della bimba rimasta coinvolta con la nonna 50enne in una sparatoria in strada a Napoli, nei pressi di piazza Nazionale. La piccola, ricoverata nel reparto di Terapia intensiva dell’ospedale pediatrico Santobono e in coma farmacologico indotto, è stata operata nella notte. La valutazione dell’opportunità dell’intervento è stata fatta dai chirurghi e dai rianimatori a seguito del monitoraggio dell’evoluzione delle condizioni cliniche. L’intervento ha permesso di asportare il proiettile che è apparso integro. Nelle prossime ore sono programmate ulteriori indagini diagnostiche per una valutazione più accurata dei danni. Ferita anche la nonna, colpita da un proiettile ad un gluteo. Grave anche il pregiudicato di 32 anni, Salvatore Nurcaro, obiettivo dei killer. La sparatoria è avvenuta intorno alle 17:30 in piazza Nazionale e nella vicina via Polveriera. Nurcaro, 32 anni con diversi precedenti e forse vero obiettivo dell’agguato, è stato colpito davanti alla vetrina di un bar. Al momento della sparatoria, la piazza e le strade limitrofe erano affollate di gente. Ad aprire il fuoco, secondo alcuni testimoni, sarebbe stato un uomo a bordo di uno scooter.
Secondo le prime ricostruzioni della sparatoria – ancora da verificare – Nurcaro è crollato a terra, davanti alle vetrine di un bar, il “Caffè Elite”, raggiunto da sei proiettili. Tracce di sangue sono state rinvenute sui tavolini del locale. L’uomo è stato portato in condizioni gravissime al Loreto Mare e poi trasferito all’Ospedale del Mare.  La bambina ferita era in compagnia della nonna 50enne, Immacolata Molino, che sarebbe a sua volta stata colpita a un gluteo da un proiettile ma non è in pericolo di vita. La piccola è arrivata alle 17.19 al pronto soccorso vigile e cosciente, ed è stata subito trasferita in terapia intensiva. “E’ già stata sottoposta a un piccolo intervento da parte dei chirurghi del Santobono, al fine drenare l’aria e il sangue presente nei polmoni e risolvere lo pneumotorace determinatosi a seguito della ferita”, si legge in una nota del nosocomio napoletano. Le condizioni della minore sono costantemente monitorate dai rianimatori e dai chirurghi, e si sta valutando se e quando rimuovere il proiettile. L’episodio ha avuto anche ripercussioni politiche: l’assessore regionale alla Legalità, l’esponente Pd Franco Roberti, ha puntato il dito contro il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, sottolineando che “i rinforzi promessi dal ministro Salvini a più riprese non sono mai arrivati”. E il presidente della Camera, Roberto Fico, ha invitato il ministro ad “attenzionare Napoli ai massimi livelli: è inaccettabile che clan si sparino in centro, a Napoli, per il controllo del territorio. Non può continuare una situazione del genere in una società civile. Questo è un fenomeno che non bisogna contenere: bisogna distruggerlo, annientarlo”. Anche il sindaco partenopeo Luigi de Magistris è intervenuto sulla vicenda: “Preghiamo per la piccola bimba che lotta per la vita al Santobono perché colpita da un proiettile di un vile criminale indegno di appartenere all’umanità. Il pensiero e la preghiera del popolo napoletano sono con il cuore per questa innocente creatura. Siamo sconvolti, Napoli si stringe attorno alla famiglia”. Anche il vicepremier Luigi Di Maio è intervenuto sulla vicenda, con un tweet. “Spari in centro e a farne le spese è una piccola innocente di 4 anni gravemente ferita e a cui va il mio pensiero – scrive -. Ma Napoli non è questo e merita molto di più. Questo schifo deve finire, questa gente deve pagare”.

Redazione
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