sabato, Aprile 20, 2024

Austria, il governo di Sebastian Kurz è ormai politicamente ‘morto’

Il governo austriaco di Sebastian Kurz è sull’orlo del collasso dopo l’uscita di tutti i ministri del partito sovranista Fpoe con il quale aveva finora governato. Il cancelliere è pronto a sostituire i dimissionari con alcuni tecnici, ma il suo esecutivo rischia di non sopravvivere al voto di sfiducia che è stato chiesto dal partito di sinistra Jetz. Kurz ha annunciato questa sera la destituzione del ministro dell’Interno Herbert Kickl per garantire una piena indagine sullo scandalo che ha travolto l’ex vice cancelliere Heinz Christian Strache, incastrato da un video in cui promette lucrosi contratti alla sedicente nipote di un oligarca russo. “Sono fermamente convinto che quello che serve ora sia una completa trasparenza e un chiarificazione totale e indipendente”, ha detto Kurz parlando alla stampa. Il cancelliere ha spiegato di non volere Kickl nel suo governo perché era responsabile delle Finanze dell’Fpoe nel 2017, quando fu girato il video, la cui diffusione ha portato sabato alle dimissioni di Strache e alla successiva convocazione di elezioni anticipate, previste per settembre. Subito dopo la conferenza stampa di Kurz, un portavoce dell’Fpoe ha annunciato le dimissioni di tutti gli altri ministri del partito populista di estrema destra. Anticipando la mossa, il cancelliere si era già detto pronto a sostituirli con dei tecnici per guidare un governo facente funzioni fino alle elezioni anticipate. Il suo governo si trova ora privo di vice cancelliere e dei ministri dell’Interno, gli Esteri, la Difesa, il Lavoro e le Infrastrutture. Dopo la rottura con il Fpoe, Kurz non sembra avere i numeri per superare una mozione di sfiducia. “E’ una questione di buon senso che per noi sarà difficile dichiarare la nostra fiducia in chi ha appena detto di non aver fiducia in noi”, ha detto Kickl all’agenzia stampa austriaca Apa. Intanto l’opposizione socialdemocratica si è schierata per le dimissioni di Kurz, chiedendo che sia sostituito da un governo ad interim di esperti. Questa sarebbe “l’unica soluzione buona e sostenibile”, ha detto la leader del partito socialdemocratico Pamela Rendi-Wagner. Lo scandalo del video ha travolto il governo di coalizione fra il partito di popolare Oevp di Kurz e il Fpoe, insediatosi a fine 2017 con un programma anti immigrati e di riduzione delle tasse. Ma i rapporti fra i due partiti erano già molto tesi a causa di diversi episodi che hanno evidenziato legami dell’Fpoe con gruppi xenofobi e neonazisti. Dopo la pubblicazione del video venerdì sera, da parte di media tedeschi, Kurz ha imposto sabato le dimissioni di Strache, ottenendo poi dal presidente Alexander Van der Bellen la convocazione di elezioni anticipate. La crisi politica, che ha profondamente colpito l’opinione pubblica austriaca, arriva a pochi giorni dalle elezioni europee. Secondo un sondaggio diffuso oggi, l’Oevp di Kurz è salito di 4 punti rispetto ad aprile, attestandosi al 38%, mentre l’Fpoe è sceso di 5 punti fino al 18%. I socialdemocratici all’opposizione sono saliti di 2 punti al 26%. Intanto rimane il mistero su chi abbia organizzato la trappola dell’incontro a Ibiza nel luglio 2017, tre mesi prima delle elezioni politiche, e sul perché il video girato di nascosto sia stato diffuso soltanto adesso.
Redazione
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