giovedì, Aprile 25, 2024

Lazio, Europa e amministrative: si vota dalle 7 alle 23

Domenica quasi 590mila cittadini del Lazio saranno chiamati alle urne per le elezioni amministrative. Da Micigliano (paese in Provincia di Rieti con 131 abitanti e 123 aventi diritto al voto) a Tivoli (52.910 abitanti e 44.042 aventi diritto) saranno rinnovati 152 Consigli comunali ed eletti altrettanti sindaci.

Nessun capoluogo di Provincia andrà al voto, i riflettori per saranno puntati sui 10 comuni sopra i 15mila abitanti (che in quanto tali potrebbero andare al ballottaggio il 9 giugno prossimo, nel caso nessuno dei candidati raggiungesse più del 50% al primo turno) dove le varie forze politiche cercheranno di ‘pesarsi’ in maniera più compiuta. Qui, infatti, al netto delle liste civiche, più o meno mascherate, i partiti non avranno alibi e misureranno la loro forza elettorale.

Si tratta di Cassino e Veroli per la provincia di Frosinone, Ciampino, Civitavecchia, Monterotondo, Nettuno, Palestrina e Tivoli per la provincia di Roma, Civita Castellana e Tarquinia in provincia di Viterbo. Metà di questi enti verranno rinnovati perché commissariati in seguito alla caduta del sindaco precedentemente eletto.

E’ il caso ad esempio di Cassino, commissariato dopo che lo scorso 18 febbraio 15 dei 24 consiglieri di centrodestra avevano firmato le dimissioni in massa facendo cadere la giunta guidata da Carlo Maria D’Alessandro. Per ‘tenere’ la città Forza Italia, Lega, Fratelli d’Italia e Udc candidano l’ex presidente del Consiglio regionale, Mario Abruzzese, appoggiato anche da una lista civica.

Il centrosinistra si presenta spaccato: Pd, Demos e una lista civica sosterranno il commercialista Enzo Salera, che ha vinto le primarie. Salera in passato era stato assessore della giunta guidata proprio da Giuseppe Golini Petrarcone, che di fatto è l’altro candidato del centrosinistra ed è sostenuto da sei liste civiche, in una delle quali corre anche Luca Fardelli, fratello di Marino Fardelli già segretario del Pd di Cassino ed ex consigliere regionale dem. Il M5S candiderà Giuseppe Martini, mentre Roberto De Sanctis è il candidato civico sostenuto da due liste.

Dalla Ciociaria alla provincia di Roma, a Civitavecchia il Movimento 5 Stelle, che ha amministrato la città per cinque anni col sindaco Antonio Cozzolino, verificherà le sue capacità di tenuta nella città portuale, dove per il bis presenta Daniela Lucernoni, già vice di Cozzolino.

Il centrodestra (che anche in questa circostanza si presenterà unito) affronterà la sfida con l’avvocato Ernesto Tedesco, mentre il centrosinistra risponde con Carlo Tarantino. Germano Di Francesco è il candidato di Rifondazione Comunista e Civitavecchia Popolare, Dario Mele quello di Casapound e Vittorio Petrelli della lista civica Ripartiamo dai cittadini.

Tivoli è il più grande comune del Lazio nel quale si voterà in questo turno di amministrative. Il sindaco uscente, Giuseppe Proietti, si ricandida forte del sostegno di 12 liste civiche. Per il centrosinistra c’è Giovanni Mantovani (Pd, Italia in Comune, A Sinistra e tre liste civiche), Rosa Saltarelli invece è la proposta del M5S, Vincenzo Tropiano quella di Lega, Fiamma Tricolore e 4 liste civiche e infine Elisabetta Canitano corre per Potere al Popolo. Spiccano le assenze nella contesa di Forza Italia e Fratelli d’Italia.

Nettuno è un altro comune commissariato che andrà al voto, dopo la caduta un anno fa della giunta pentastellata guidata da Angelo Casto. I 5 Stelle si presentano spaccati, perché oltre il candidato ufficiale Mauro Rizzo c’è anche Daniele Mancini (già vice di Casto), appoggiato da due liste civiche più Italia in Comune ma, soprattutto, sostenuto (secondo i rumors) dai consiglieri grillini uscenti. Alessandro Coppola è ‘l’uomo’ di Lega, FdI, FI, e Udc, il centrosinistra si affida a Waldemaro Marchiafava (Patto per Nettuno, Lista Marchiafava insieme 2019 e Democratici per Marchiafava), mentre Mario Eufemi si candida con Casapound ed Enrica Vaccari è la proposta civica (due liste a suo sostegno).

Anche Ciampino ha visto la sua Giunta (di centrosinistra) cadere perchè sfiduciata dalla maggioranza esattamente un anno fa. Le chance di vittoria maggiori, conti alla mano, sembra averle la sindacalista Ugl, Daniela Ballico, a capo di una coalizione formata da Lega, FI, FdI e una lista civica. Il Pd e alcune liste civiche sostengono invece l’ex giornalista Rai, Giorgio Balzoni, mentre Dario Rose è il candidato di una serie di liste di sinistra, tra cui Rifondazione Comunista, Potere al Popolo, Diritti in Comune e Ciampino Bene Comune.

Il M5S punta su Marco Bartolucci, Casapound su Carmen Pizzirusso e la civica “Per Ciampino” su Gabriella Sisti. Situazione identica a Palestrina, anche qui si va al voto perché il centrosinistra aveva sfiduciato il “suo” sindaco, Adolfo De Angelis. Manuel Magliocchetti (sostenuto da sei liste, tra cui il Pd e il Psi) cercherà di “mantenere” la cittadina della provincia di Roma ma rischia di pagare la spaccatura con un’altra parte del centrosinistra, visto che +Europa e Italia in Comune si affidano a Cristiana Polucci. Lega, Forza Italia e una lista civica appoggiano la candidatura di Mario Moretti, completano il quadrio i “civici” Lorella Federici e Federico Rosicarelli.

Ultimo comune commissariato, che quindi andrà al voto anzitempo, è Tarquinia, che a settembre ha visto le dimissioni del sindaco Pietro Mencarini. In questo caso gli sfidanti sono il grillino Andrea Andreani, Alessandro Giulivi (Lega e tre liste civiche), l’ex sindaco di Civitavecchia, Gianni Moscherini (FdI e tre liste civiche), Sandro Celli (Democratici per Tarquinia e altre due liste civiche) e il civico Maurizio Conversini.

Tornando in provincia di Roma, a Monterotondo il centrosinistra cercherà di riconfermarsi candidando Riccardo varone (Pd, Demos, Sinistra per Monterotondo e altre 5 liste). Il centrodestra gli contrappone Simone Di Ventura (FI, Fdi, Lega e 4 liste civiche), mentre Alberto Pagliuca “l’offerta” all’elettorato del M5S. Corrono anche Stefano Cirone per Potere al Popolo e Mauro Iachetti per Sinistra Italiana.

 

In Italia

 

Saranno 3.800 i Comuni italiani impegnati a rinnovare sindaco e rispettivi consigli. In Piemonte si vota anche per eleggere presidente e consiglieri della Regione. La tornata elettorale a livello nazionale coinvolge cinque capoluoghi di Regione (Firenze, Bari, Perugia, Potenza e Campobasso) e 20 capoluoghi di provincia (Ascoli Piceno, Avellino, Bergamo, Biella, Cremona, Ferrara, Foggia, Forlì, Lecce, Livorno, Modena, Pavia, Pesaro, Pescara, Prato, Reggio nell’Emilia, Rovigo, Verbania, Vercelli, Vibo Valentia). In Sardegna la tornata elettorale, che interesserà 28 Comuni tra i quali Cagliari e Sassari, si terrà invece il 16 giugno e interesserà poco più di 390mila elettori.

 

Redazione
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